Ragazzi

Lo stupore del pellicano

Trama e recensione di Lo stupore del pellicano, opera di Leena Krohn, edito da Salani editore

Leena Krohn è una scrittrice finlandese famosa in tutti i paesi scandinavi, ma molto ben conosciuta anche a livello internazionale: autrice di romanzi, saggi, libri sia per adulti che per ragazzi, la Krohn è stata vincitrice di numerosi premi durante la sua carriera, ed ha visto le sue opere tradotte in più di quindici lingue.

Salani ha deciso di portare in libreria uno dei suoi più celebri romanzi, dal titolo Lo stupore del Pellicano, da cui nel 2004 è stato anche tratto un film di grande successo, Pellicanman.

In questo racconto é narrata la storia di Emil, un ragazzino di dieci anni che si trasferisce in città assieme alla madre, mentre il padre rimane a vivere in campagna. Emil è scosso dal trasferimento, è spaesato, e si prepara a vivere giornate piene di solitudine in un mondo a lui ancora sconosciuto.

Ma fortunatamente il ragazzo fa un incontro che cambierà la sua sorte e la sua visione delle cose: egli s’imbatte in Lipponen, uno strano signore sempre elegante, un po’ pallido, che è solito leggere il giornale ad un tavolo davanti al suo.

Lipponen ha un grande segreto che Emil, primo fra tutti, scoprirà subito: dietro le sembianze di un uomo come tanti si nasconde in realtà un esemplare di Pellicano. Sì, proprio un Pellicano, che un giorno, stanco della vita da volatile, ha deciso di scendere a terra tra gli esseri umani per camuffarsi e vivere come loro. Purtroppo si sa che gli uomini si fanno facilmente ingannare dall’apparenza, e così tutti fanno caso ai bei vestiti del signor Lipponen, ma non al fatto che egli in realtà al posto del naso abbia un becco e, sulla pelle, delle piume.

Insieme Emil e Lipponen scopriranno il mondo che li circonda, per entrambi nuovo e pieno di sorprese.

Un romanzo ricco di fantasia, un racconto per ragazzi piacevole anche per un pubblico più adulto. Una storia che vi parlerà di sentimenti ed impulsi umani, in una società che molto spesso appare buona, ma in realtà non lo sa essere.

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