L’ora decisiva
Trama e recensione di L’ora decisiva, opera di Lee Child, edito da Longanesi.
È appena arrivato in tutte le librerie italiane, l’ultimo libro di Lee Child, L’ora decisiva, edito dalla casa editrice Longanesi e già si preannuncia un successone. Protagonista è Jack Reacher, che voi, amanti di Lee Child già conoscete; ex maggiore dell’esercito, pronto a tutto, con un il gusto per l’avventura, continuamente in viaggio per gli Stati Uniti. Questa nuova storia inizia su un pullman diretto a Bolton, nel South Dakota. Jack è lì, seduto in fondo a scrutare la situazione con occhio indagatore. A Bolton ci sarà un delicato processo; un motociclista è accusato di spaccio e detenzione di droga e presto si deciderà la sua sorte. C’è però uno scomodo testimone: è Janet Salter, una bibliotecaria ora in pensione che ha visto qualcosa d’importante, qualcosa che l’ha messa in serio pericolo, che la rende vulnerabile; Janet è a casa, senza essere sorvegliata o protetta. Jack Reacher sente che qualcosa non va, che i conti non tornano e decide di indagare per far luce sulla situazione e, come sempre, si trasforma in quel personaggio scomodo che nessun delinquente vorrebbe ritrovarsi tra i piedi. In quel difficile momento Jack sa a chi rivolgersi, può contare su Susan Turner, donna al comando della polizia militare. Insieme scopriranno che nei pressi di Bolton c’è un penitenziario federale, all’apparenza abbandonato, ma in realtà custode di innumerevoli segreti e intrighi. Ancora una volta Lee Child, pseudonimo di James R. Grant, ha dato prova della sua abilità narrativa fatta di trame sottili e inaspettati e coinvolgenti intrighi.
