Il cane che sapeva cantare
Trama e recensione di Il cane che sapeva cantare, opera di Yoram Kaniuk, edito da Salani editore
Yoram Kaniuk è uno degli scrittori israeliani più famosi e importanti al mondo: nato a Tel Aviv nel 1930, ha trascorso buona parte della sua vita viaggiando tra Parigi e New York, finché nel 1961 non si è ristabilito definitivamente nella terra natia. E’ stato pittore, scrittore, giornalista ed esperto di teatro, ed i suoi libri sono stati tradotti in un totale di più di venti lingue diverse in tutto il globo.
Salani ha deciso di pubblicare, per l’Italia, il suo romanzo dal titolo Il cane che sapeva cantare.
In questo libro è narrata la storia di Taila, una ragazzina amante degli animali che un giorno, per le strade di Tel Aviv, incontra un cagnolino in fin di vita, dilaniato da terribili torture. Il suo nome diverrà Wass, egli riuscirà miracolosamente a sopravvivere e si affezionerà in modo incredibile alla sua nuova padroncina.
Wass riuscirà, in breve tempo, a conquistare l’amore e la fiducia di Taila e delle persone che la circondano. Ma tutto rischierà di vacillare quando il cane rivelerà di avere delle particolari doti canore che lo porteranno addirittura in televisione: Taila ed il suo fedele amico rischieranno di venire separati per sempre, ma nessuno dei due lo vorrà, e faranno davvero di tutto per impedirlo. Che ne sarà della loro amicizia?
Un romanzo dallo stile semplice, ma estremamente coinvolgente ed appassionante: una storia che ci parla del sentimento dell’amicizia nei confronti degli animali, e del rapporto che possiamo avere con loro. Un libro adatto ai più piccoli, ma piacevole anche per dei lettori più grandicelli.
