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Il caso Collini

Trama e recensione di Il caso Collini, opera di Ferdinand von Schirach, edito da Longanesi.

Dopo il successo di Un colpo di vento, raccolta di racconti, pubblicata da Longanesi nel 2010, Ferdinand von Schirach torna a far parlare di se con il suo primo romanzo, Il caso Collini, che riporta alla luce le atroci crudeltà del periodo nazista. Ferdinand von Schirach, oltre ad essere scrittore, è un avvocato penalista e proprio per questo è riuscito a costruire una crime story perfetta, un’ambientazione curata nei minimi dettagli che ci trasporta all’interno del tribunale in cui, il giovane avvocato Caspar Leinen, è alle prese con il suo primo difficile caso. Caspar è chiamato a difendere l’italiano Fabrizio Collini, per trent’anni onesto lavoratore in una fabbrica ma che, subito dopo la pensione, si macchia di una terribile colpa. Scatta in lui un meccanismo perverso e spietato e uccide senza un motivo scatenante (almeno così sembra) Hans Mayer, stimato industriale tedesco. L’avvocato conosceva la vittima, nonno di un suo compagno di scuola, e gli è sempre sembrata una persona rispettabile. Ma la realtà dei fatti è ben diversa. Caspar Leinen si troverà ben presto di fronte a una verità inaspettata, una rivelazione scioccante e dolorosa che ha a che fare con la Seconda guerra mondiale e il nazismo. Forte di questa rivelazione, il brillante avvocato si butterà anima e corpo nel suo lavoro cercando di dimostrare il movente. Non è cosa facile visto che Collini non dice una parola a riguardo e non vuole neppure essere difeso. Un romanzo ben scritto, asciutto e lineare, uno stile preciso, un’atmosfera densa e realistica. Il Caso Collini ha venduto in soli tre mesi trecentomila copie in Germania e ha venduto i diritti in ben 32 paesi.

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