Attualità

Sorvegliati speciali

Trama e recensione di Sorvegliati speciali, opera di Mirella Serri, edito da Longanesi.

Avreste mai pensato che celebri artisti, intellettuali, scrittori, giornalisti come Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Vittorio Gassman, Italo Calvino, Gad Lerner e Gian Maria Volonté potessero essere spiati e sorvegliati dalla polizia? Sì, proprio così, avete capito bene.  Per quasi quarant’anni, sotto lo sguardo indagatore delle forze pubbliche ci sono stati loro: uomini brillanti dotati di menti geniali, acute e per questo considerati “scomodi”. Gli intellettuali di sinistra erano considerati dall’opposizione dei potenziali sovversivi ed era necessario farli pedinare da professionisti capaci di mimetizzarsi nel loro ambiente. Spesso, questi subdoli informatori, erano a loro volta intellettuali che riuscivano a immergersi ancor di più in quei circoli, realizzando dettagliati rapporti destinati alla polizia.

Sorvegliati speciali raccoglie e racconta in maniera minuziosa tutto ciò che emerse durante gli incontri, le assemblee, le cene tra i più importanti artisti italiani a partire dagli anni Settanta.  Mirella Serri, acuta scrittrice e giornalista, racconta con impareggiabile stile e precisione questa complessa realtà, ci presenta un’Italia spaventata dalle sue menti migliori e ci fa riflettere sul fatto che la situazione odierna non è poi così diversa.  Mirella Serri oltre a collaborare con varie testate giornalistiche nazionali come La Stampa, L’Espresso e il Corriere della Sera, insegna letteratura italiana all’Università La Sapienza di Roma ed è autrice di saggi letterari, politici e storici. Tra questi ricordiamo Redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 e Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura.

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