Il Palazzo dei piaceri celesti
Trama e recensione di Il Palazzo dei piaceri celesti, opera di Adam Williams, edito da Longanesi.
Settecento quaranta emozionanti pagine firmate Adam Williams, scrittore di famiglia inglese ma cresciuto a Hong Kong. Williams lavora come rappresentante presso una società commerciale in Oriente, ha scritto quattro romanzi tra cui Il fiume scorre verso Oriente, sempre edito da Longanesi. Vive a Pechino con la moglie e i figli.
La storia prende vita durante i primi anni del 1900 quando ci fu la cosiddetta Ribellione dei Boxer, rivolta sollevata dalla dinastia imperiale che si opponeva drasticamente alle influenze straniere portatrici d’innovazioni tecnologiche e cambiamenti culturali, politici e religiosi. Su questo movimentato sfondo storico si apre la storia di Helen Frances, giovane inglese che, appena arrivata a Pechino, conosce Henry Manners, ufficiale dal torbido passato ma piacevolmente affascinante. Tra loro scoppierà una profonda passione. Il loro rifugio è il Palazzo dei Piaceri Celesti, riparo degli stranieri durante le fasi cruciali della rivolta dei Boxer. Ma questo palazzo è anche un luogo d’intriganti piaceri legati al sesso e all’oppio in cui la coppia di amanti conoscerà l’amore e il tormento. Una storia suggestiva, esaltante e delicata che si consuma su uno sfondo storico crudele e violento. Un libro appassionante, che seduce pagina dopo pagina grazie alle notevoli capacità narrative di Adam Williams; il consistente numero di pagine non spaventa, non è un ostacolo, sono pagine di puro svago in cui ci si perde piacevolmente trascinati da una storia ricca, complessa, animata da personaggi attraenti e ben delineati.
