Biografico

Nato all’inferno

Trama e recensione di Nato all’inferno, opera di Mario Gregu, edito da Salani editore

Mario Gregu, classe 1934, è nato in Sardegna, dove ha trascorso buona parte della sua infanzia. Una volta giunto alla soglia dei vent’anni egli ha deciso però di lasciare l’isola per andare a lavorare in Germania per un po’ di tempo. Una volta tornato in Italia è stato lavoratore dipendente presso l’industria aeronautica Caproni di Vizzola Ticino, e poi della Ursina di Milano. Dopo queste esperienze ha deciso di aprire un negozio di frutta e verdura nel capoluogo lombardo finché, nel 1995, non è tornato ad abitare in Sardegna, la terra natia, dove tuttora vive con la famiglia.

Il libro da lui scritto, intitolato Nato all’inferno, pubblicato da Salani, è proprio il suo racconto autobiografico, la storia di un uomo che deve affrontare le difficili sfide della vita e le scelte a cui essa ci pone di fronte, troppo spesso inaspettatamente.

La storia è ambientata in provincia di Sassari ed inizia quando Mario ha appena undici anni: siamo nel 1945 ed il ragazzo è da poco rimasto orfano di madre, quando viene abbandonato anche da suo padre. Ora è solo, e tutto quello che gli resta da fare è cercarsi un lavoro per ottenere del cibo ed un posto dove stare.

Mario inizia facendo il pastore di capre, poi diviene manovale nei campi, insomma, attraversa praticamente tutta la Sardegna, in lungo e in largo, vedendone di tutti i colori, dalle cose peggiori alle più belle: la natura, la terribile povertà, persone generose, altre delinquenti. Mario è solo un bambino ma cresce costretto ad affrontare tutto ciò in completa solitudine.

Finché non decide di partire per la Germania, per poi tornare in Italia solo dopo tanti anni, per ricostruirsi, ancora un’altra volta, una nuova vita.

Un racconto autobiografico molto avvincente, piacevole da leggere e seguire, dallo stile particolare, che molto ben richiama le atmosfere in cui i fatti sono realmente avvenuti. Un libro che vi mostrerà l’Italia d’altri tempi, quella che oggi forse non potreste più osservare con i vostri occhi.

Tags: , ,