Il club degli incorreggibili ottimisti

Trama e recensione di Il Club degli incorreggibili ottimisti, opera di Jean Michel Guenassia, edito da Salani editore

Jean Michel Guenassia è un avvocato di sessant’anni circa che ha lavorato anche come sceneggiatore televisivo e che per dedicarsi alla stesura del suo primo romanzo ha addirittura abbandonato la propria vera professione. Il libro in questione porta il titolo di Il club degli incorreggibili ottimisti, è stato pubblicato in Italia da Salani nel 2010, ed ha vinto diversi premi in Francia, per poi divenire un successo a livello internazionale.

La storia di questo romanzo è ambientata a fine anni 50, in Francia: la seconda guerra mondiale è finita da diversi anni, ma ancora se ne subiscono le conseguenze, e nel frattempo la guerra d’Algeria condiziona la vita dei francesi.

Protagonista del racconto è Michel Marini, un ragazzino di undici anni che si appresta a vivere gli anni dell’adolescenza in una Parigi dall’atmosfera intrigante. Michel, che ha origini italiane, si ritrova spesso in un bistrò chiamato Balto a giocare a calcio balilla con i suoi amici, e viene incuriosito da un gruppo di uomini che, nel retro del locale, si incontrano spesso per parlare: si tratta di immigrati provenienti dai paesi dell’est Europa, personaggi idealistici che ancora credono nel comunismo e ne discutono. Un gruppo di incorreggibili ottimisti, insomma.

Per Michel frequentare il Balto e questa gente, Igor, Imre, Sasa, Leonid, Pavel, Tibor, significherà imparare a vivere, significherà conoscere gli ideali, la loro forza e la loro potenzialità.

Un romanzo intrigante, appassionante, originale, una storia semplice ma non scontata, un libro affascinante che vi parlerà della vita, della storia, degli ideali e dei sogni di una generazione intera.