L’evoluzione di Calpurnia

Trama e recensione di L’evoluzione di Calpurnia, opera di Jacqueline Kelly, edito da Salani editore

Jacqueline Kelly, originaria della Nuova Zelanda, ma cresciuta in Canada, a Vancouver, trasferitasi da ultimo in Texas con la famiglia, è una donna che ha lavorato prima come medico, successivamente sì è laureata in legge, e solo dopo diversi anni ha veramente capito che ciò che la rende felice è scrivere romanzi. E’ così che è nato il suo primo libro, L’evoluzione di Calpurnia, che in Italia è stato pubblicato da Salani.

In questo romanzo d’esordio della Kelly è narrata la storia di Calpurnia Virginia Tate, una ragazzina di undici anni che abita a Fentress, in Texas, alla fine del 1800. Calpurnia è una bambina fortunata, è la quarta figlia, con altri sette fratelli, di una famiglia bianca molto benestante: ciò le permette di vivere bene, di avere la propria cameretta, tanti bei vestiti, di prendere lezioni di pianoforte e di usufruire di tanto tempo libero per divertirsi. Ma se c’è qualcosa per cui invece Calpurnia può ritenersi sfortunata, è che purtroppo, a fine 800, tutto quel che ci aspetta da una donna proveniente da una ricca famiglia di bianchi è che si sposi, sappia cucinare, pulire la casa, badare ai figli e cucire. Queste però non sono le aspettative della nostra protagonista.

Calpurnia infatti è una ragazzina avventurosa, che ama stare tra la natura ed osservarla, assieme al nonno, appassionato naturalista, scopre Darwin ed i segreti della scienza. Ecco, Calpurnia vuole fare la scienziata, non la brava casalinga!

Ma può una simile aspirazione realizzarsi nel 1899 in un’America pervasa dallo sviluppo economico ma ancora lontana dall’emancipazione femminile?

Un libro affascinante ed avvincente, una storia che vi appassionerà pagina dopo pagina, un vero e proprio romanzo di formazione moderno che vi catapulterà a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, mostrandovene conquiste e contraddizioni.