Chiamarsi fuori

Trama e recensione di “Chiamarsi fuori”, opera di Anna Oliviero Ferraris,  Alessandro Rusticelli e Jolanda Stefani.

Chiamarsi fuori è il testo realizzato da Anna Oliviero Ferraris, Alessandro Rusticelli e Jolanda Stefani, pubblicato nel marzo 2009, che nello specifico approfondisce il tema psicologia per bambini e ragazzi.

Purtroppo, il suicidio giovanile è oggi una delle tre cause più frequenti di mortalità giovanile insieme agli incidenti stradali e agli omicidi. Tutto ciò rappresenta il sintomo di un ben più profondo disagio psicosociale che esiste tra i giovani e che si esprime anche attraverso altri fenomeni come il consumo di alcolici e droghe, l’aumento degli atti di violenza, l’isolamento sociale e la discriminazione dei cosiddetti “diversi”.

I fenomeni del suicidio e del tentato suicidio nell’adolescenza sono una realtà nella quale i fattori coscienti e inconsci della personalità si intrecciano con fattori culturali, in maniera spesso così strettamente interdipendente che risulta difficile comprendere quale di essi sia il più rilevante.

In generale, il comportamento suicida adolescenziale, nel suo significato di attacco al corpo, rappresenta la manifestazione estrema delle molteplici e variegate forme nelle quali tende oggi a manifestarsi il disagio giovanile.

Attraverso l’ascolto delle opinioni e delle testimonianze che gli adolescenti hanno fornito sul fenomeno, insieme all’analisi del caso di un ragazzo che ha deciso di “chiamarsi fuori”, il libro ha lo scopo di avviare una riflessione sulle possibili cause che oggi spingono un giovane a togliersi la vita e sui fattori facilitanti: possedere gli strumenti adatti a decifrare il malessere giovanile è infatti l’unico modo per prevenire il suicidio adolescenziale.

Il libro è veramente un testo interessante e valido ed è utile per comprendere alcuni comportamenti dei giovani e, forse, anticiparli prima che vadano alla deriva delle loro emozioni “chiamandosi fuori” da quel mondo che non li accetta.

Testo molto esplicativo ma non complesso, che ha una base di utilità che non possiamo neanche immaginarci. Il libro è principalmente indirizzato a genitori e figli, presidi ed insegnanti, e a coloro che studiano psicologia.