Nuvolosità variabile

Trama e recensione di “Nuvolosità variabile”, opera di Carmen Martín Gaite, edito da Giunti Editore.

Due donne, Mariana e Sofia, amiche per la pelle durante l’età dell’adolescenza che hanno smesso di vedersi a causa di un’incomprensione, si rincontrano all’inaugurazione di una mostra, mentre entrambe vivono un momento della loro esistenza di transizione e difficoltà.

 Mariana ha una brillante ma solitaria carriera di psicanalista, mentre Sofia è moglie di un ambizioso e distratto uomo d’affari e madre di tre figli ormai grandi. Entrambe attraversano un periodo segnato da fallimenti e dolorosi distacchi e decidono di scriversi, per riaprire gradualmente il dialogo interrotto da decenni e per riflettere insieme sugli errori passati e i dubbi presenti.

Comincia così un affascinante racconto a due voci, in cui lentamente si fa luce sul passato e si guarda al presente da nuove prospettive, in una serie di rimandi incrociati che troveranno composizione solo nel ritrovarsi delle due amiche per dare un nuovo inizio alla loro esistenza.

Questo libro ha come baseuna grande narrazione e, attraverso la scrittura di Sofia e Mariana, viene tratteggiato il quadro di un animo femminile mutevole, variabile, instabile, ma dotato di una ricchezza straordinaria. E sono infatti proprio i pensieri e le parole delle due donne la vera ricchezza di questo romanzo.

Può accadere che, sulla soglia dei cinquant’anni, l’amica del cuore dell’adolescenza ricompaia e ti offra la possibilità di reinventare la vostra amicizia, e spesso è un’ottima cosa. Complici e acute, lucide e spiritose anche nei momenti di sconforto, Mariana e Sofia esprimono tutta la nuvolosità variabile dell’animo femminile nella precarietà del mondo odierno.

Libro tendenzialmente  femminile consigliato alle donne di tutte le età.