Biografico

Il gioco delle parti

« La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola »

(Luigi Pirandello)

Trama e recensione di Il gioco delle parti, opera di Matteo Collura, edito da Longanesi.

Su Pirandello si è scritto tanto, forse si è detto tutto. Scrivere una biografia su di lui sembra quindi un’ardua impresa, si rischia di cadere nel “già detto”, di essere scontato e banale. Ma, se ci si chiama Matteo Collura, di certo questo rischio non si corre. Giornalista culturale del Corriere della Sera, Collura ha già scritto un’opera incentrata sulla figura dello scrittore siciliano Leonardo Sciascia, Alfabeto Sciascia, un testo fondamentale per capire la vita e le opere dello scrittore di Racalmuto.

Collura ci riprova con un altro grande della letteratura italiana e, nel 2010, esce, edito da Longanesi, Il gioco delle parti. Ne viene fuori un Pirandello come non lo avete mai visto, autentico e sincero. Un’opera fondamentale per conoscere pienamente questo scrittore. Collura ce lo restituisce nella sua versione “umana”, ci fa entrare in pieno nella sua vita e, ancor di più nella sua arte. Non si tratta di una semplice atona biografia, ma di un’empatica testimonianza di vita.

Ci innamoriamo del Pirandello letterato ma anche dell’uomo che era, con i suoi difetti, debolezze, bizzarrie e un pizzico di follia. Ci immedesimiamo nei suoi tanti e turbolenti amori, nella sua esistenza che fu tutt’altro che tranquilla. Molto più di un ritratto ma un incontro ravvicinato con il più grande commediografo del Novecento italiano.

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