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Più si è meglio è

Trama e recensione di Più si è meglio è, opera di Anne Fine, edito da Salani editore

Vi piacciono le rimpatriate familiari di Natale? I pranzi, le cene, i pomeriggi in casa con i parenti, da quelli più stretti a quelli che vedete solo una volta all’anno? Aspettate questo momento ogni volta, oppure lo odiate e la vostra tolleranza si esaurisce in poche ore?

Uno scenario come quello dei raduni familiari durante le feste ha ispirato la scrittrice Anne Fine per il suo nuovo romanzo, Più si è meglio è.

La Fine è una delle autrici inglesi più famose al mondo: in realtà faceva l’insegnante, ed ha iniziato a scrivere romanzi quasi casualmente, partecipando ad un concorso letterario indetto dal Guardian. Da allora ne ha fatta molta di strada, pubblicando sia racconti per ragazzi, tra cui quello che ha ispirato il film Mrs. Doubtfire, sia libri per adulti, ottenendo numerosi riconoscimenti.

In Più si è meglio è la casa della famiglia Mountfield, come ogni volta nel periodo natalizio, si riempie di parenti: zii e zie, cugine e cugini, nonne e nonni, tutti appassionati di riunioni familiari ed adunate, un classico dei periodi di festa.

Ma come riuscire ad ospitare e sopportare tante persone diverse tra loro, per carattere, età, modi di fare? E come evitare strani incidenti domestici che sembrano verificarsi nei momenti meno opportuni, quando la casa è piena di tutta questa gente?

Le feste si trasformano in guazzabuglio di nipoti, cani, gatti, ed altri membri familiari di ogni tipo e generazione, e ciascuno pare mettercela tutta per dare il peggio di sé!

Dopo esperienze del genere, ai limiti della sopportazione umana, possono volerci davvero secoli per riprenders!

Un romanzo particolare, molto divertente, a tratti esilarante quanto una sit-com. Anne Fine riesce, con ironia tagliente e con tanta originalità, a rendere interessanti e spiritose anche le scene di vita quotidiana più comuni.

 

 

 

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