La ladra della Primavera

Trama e recensione de “La ladra della Primavera”, di Marina Fiorato, edito da Casa Editrice Nord

La protagonista de “La ladra della Primavera” è Luciana Vetra, una seducente cortigiana che, su pressione dell’amante, decide di posare per Sandro Botticelli, il famoso pittore all’opera su uno dei suoi capolavori più indiscussi: la Primavera. Ma qualcosa va storto: Botticelli non solo non la paga, ma la caccia anche dallo studio in seguito a un diverbio. Per vendicarsi del pittore, Luciana ruba dal suo atelier uno dei bozzetti della Primavera, senza sapere che quel dipinto nasconde un segreto che coinvolge moltissime figure importanti.
La cortigiana si trova, infatti, coinvolta in una vicenda più grande di lei: un gruppo di uomini conosciuti e potenti è disposto a tutto pur di rientrare in possesso dello schizzo, persino ad ucciderla.
Luciana è costretta a scappare e a rifugiarsi nella basilica di Santa Croce, dove il novizio Guido, grazie anche alla straordinaria e conturbante bellezza della giovane, la aiuterà a fuggire, accompagnandola in un pericoloso viaggio che toccherà le più importanti città d’arte italiane. I due comprendono presto che per salvarsi dovranno scoprire la verità sul quadro, che sembra contenere un messaggio in codice destinato a cambiare per sempre le sorti dell’Italia.
“La ladra della Primavera” non è il primo romanzo ad occuparsi dei presunti misteri nascosti nei quadri dei grandi maestri: ricordiamo, tra tutti, il celebre “Codice Da Vinci” di Dan Brown. Nonostante la letteratura a riguardo sia fitta, il romanzo di Marina Fiorato, autrice di origini veneziane, si distingue per originalità. La trama intrigante e la scrittura scorrevole ne fanno una lettura coinvolgente e piacevole, capace di trasportare il lettore in un appassionante viaggio attraverso intrighi e segreti del passato. “La ladra della Primavera” è, insomma, un romanzo da non perdere, particolarmente consigliato agli appassionati dei misteri e dell’arte.