Ultimo quarto di luna

Trama e recensione di Ultimo quarto di luna, opera di Chi Zijian, edito da Corbaccio

Questo è un romanzo in cui poesia e tradizione si mescolano, in uno straordinario mix di dolcezza e amarezza, gioia e dolore. La protagonista, il cui nome non viene mai rivelato, è una donna di novant’anni, appartenente agli evenchi, che si muovono lungo il fiume Argun, all’estremo confine nord-orientale della Cina e chiamati “popolo delle renne”. Già dal nome si evince quanto importante sia la natura per questo popolo, che vive esclusivamente delle sue risorse e a stretto contatto con la terra. L’autrice ci descrive il commovente ritorno della protagonista nella foresta, attraverso le sue stesse parole. L’anziana donna diventa dunque una narratrice capace di coinvolgere nella sua storia il lettore, con semplicità e profondità uniche.

Il suo allontanamento dalla terra natia è la conseguenza della tremenda invasione giapponese della Manciuria. Il suo popolo entra a far parte della Repubblica Popolare Cinese dopo la guerra, e quindi viene spinto ad abbandonare la sua vita di sempre per avvicinarsi alla civiltà. Vengono strappati crudelmente alla foresta e ai ritmi della natura che scandivano le loro esistenze, trovandosi dunque emarginati in una società che non capiscono e che non li capisce. Accanto al dramma della gente c’è anche quello dell’ambiente, che viene violentato dall’invasione della civiltà, le foreste abbattute e il paesaggio viene deturpato dalle prime strade e costruzioni.

L’autrice rende omaggio a questo affascinante popolo, di cui si sa così poco, narrando attraverso le parole della sua anziana protagonista degli eventi che hanno un sapore di altri tempi e radici in un passato fatto di tradizioni e semplici gesti quotidiani, scanditi dai ritmi della natura e da nient’altro. Con profondo rispetto e delicatezza, attraverso una grazia quasi poetica, Chi Zijian propone al lettore una favola che ha come protagonisti i parenti e amici della narratrice. Sono delle figure estremamente affascinanti, tra cui spicca ad esempio la madre che è la donna più bella e la più brava danzatrice del villaggio.