Classici

Ultime lettere di Jacopo Ortis

Trama e recensione di “Ultime lettere di Jacopo Ortis”, opera di Ugo Foscolo, edito da Giunti Editore.

Le Ultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo di Ugo Foscolo, considerato il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, nel quale sono raccolte le lettere che il protagonistamandò all’amico Lorenzo Alderani, che dopo il suicidio di Jacopo, le avrebbe date alla stampa corredandole di una presentazione e di una conclusione.

Il racconto narra di un giovane ufficiale italiano dell’esercito napoleonico, Jacopo Ortis, il quale assiste al tragico “naufragio” dei suoi ideali di patria, di libertà, di giustizia e dei suoi sogni d’amore. Dopo che Venezia è stata venduta da Napoleone agli austriaci, Jacopo Ortis, costretto all’isolamento,si rifugia in un paesello sui colli Euganei dove conosce Teresa e se ne innamora, ma il padre di lei l’ha già promessa sposa a Odoardo, ragazzo di famiglia ricca.

Jacopo e Teresa si frequentano lo stesso ma successivamente Jacopo non sopportando più una situazione del genere e se ne va,  girando per le diverse città d’Italia. Si trasferisce prima a Firenze, dove visita i sepolcri dei grandi di Santa Croce, successivamente  va a Milano…

In seguito si trasferisce per qualche tempo nella valle del Roja dove medita e fa riflessioni politiche sulla propria patria. Da qui si rimette in viaggio e si ferma a Ravenna dove visita la tomba di Dante. Esausto dei lunghi viaggi Jacopo decide di rientrare in Veneto dove rivede Teresa, la sua amata, ormai sposa. È qui che scaturisce nel giovane Jacopo la decisione, già più volte meditata, di suicidarsi… Così corre a Venezia a salutare per l’ultima volta la madre.

Il travaglio “compositivo” dell’opera rispecchia la crisi, non solo politica, ma soprattutto filosofica ed esistenziale dell’autore, scaturita dal contrasto tra leggi meccanicistiche della natura e ansia di vita, tra razionalismo e nuove aspirazioni romantiche. Il romanzo è sicuramente bello ma è colmo di sofferenza, anche quando non è esplicita. Romanzo di lettura scolastica, di cui consiglio la rilettura in un secondo momento e con qualche anno in più rispetto all’età scolastica in cui viene fatto studiare.

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