Treasure Island

Trama e recensione di “Treasure Island”, opera di Robert Louis Stevenson, edito da Giunti Editore.

Treasure Island (1883), di Robert Louis Stevenson, è uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi.

Fu pubblicato per la prima volta a puntate in una rivista per ragazzi negli anni 1881-1882. Racconta una storia di “pirati e tesori” ed è un mix tra Peter Pan eLa maledizione della prima luna. Viene generalmente considerato come un romanzo di formazione, ma contiene elementi inusuali, come ad esempio il personaggio di Long John Silver  che viene utilizzato dall’autore per descrivere la potenziale ambiguità di ogni essere umano.

Jim Awkins lavora in una taverna a Bristol e svolge una vita tranquilla, senza sconvolgimenti. Questa calma viene infranta dalla presenza di un uomo misterioso, il sedicente capitan Billy Bones, che passa il suo tempo a bere nell’attesa di una persona sconosciuta. L’ospite atteso, cieco, arriva, portandogli un pezzo di carta, la cui lettura sconvolge profondamente il capitano…

 Jim, profondamente sconvolto ed incuriosito dall’evento, decide di scoprire qualcosa di più su quest’uomo, gettandosi nella più grande avventura della sua vita. Qui, grazie ad una mappa rinvenuta tra gli oggetti di Bones, trova un grande tesoro pirata. Tra l’equipaggio della nave, Jim conosce un cuoco, soprannominato Barbecue, un uomo senza gamba, affabile e vissuto, col quale stringerà un’amicizia profonda, che li legherà anche quando si ritroveranno l’uno contro l’altro, costretti a combattere per impossessarsi del tesoro.

La trama, celebre e immortale, non ha bisogno di ulteriori approfondimenti, data l’enorme mole di opere teatrali, letterarie e cinematografiche che si sono ispirate direttamente o indirettamente al testo.

Testo indicativamente rivolto ai ragazzi che amano l’avventura e le storie di pirati.