Sofia si veste sempre di nero

Di Sofia Muratore sarà facile che vi innamoriate.

Perché la osserverete crescere e trasformarsi da neonata prematura, minuscola e cianotica, in trentenne adulta-bambina con gli anfibi borchiati e la giacca di pelle nera, che della propria fragilità riuscirà a fare la forza e il principio per affrontare la vita . La forza di dimenticare un passato familiare che è un rimpianto più che una gioia, e di costruire – sulle ceneri di un’infanzia e un’adolescenza che hanno significato prima di tutto conflitto e solitudine – le basi di un’esistenza nuova. Perché le famiglie non sono altro che sommergibili sotto il tiro di disgrazie casuali, bombe di profondità lasciate partire dall’alto dei cieli in una battaglia navale tra te e l’imperscrutabile volontà di Dio. E l’unica arma di cui disponiamo per sopravvivere a tutto ciò è il coraggio di divenire altro, trasformando il vuoto di un amore materno mancato in uno spazio, laggiù in fondo al cuore e nello stomaco, pronto ad accogliere ciò che decidiamo di essere ed amare della vita.

È attraverso dieci racconti autonomi che Cognetti ci racconta la vita di Sofia, ognuno dei quali indispensabile perché la fisionomia, paradossalmente gracile e possente, di questa donna-bambina si riveli il contenitore magico di un animo altrettanto forte, quanto irrequieto, scosso nel profondo da una contraddizione in magma di pulsioni e sentimenti, rendendo la protagonista personaggio femminile autentico e inconfondibile più di ogni altro.

Sofia Muratore sceglie di vivere. Di sopravvivere. Di trascinare la propria vita lontano dalla provincia grigia di Milano, dalla depressione di una madre inappropriata, dall’amore malfermo di un padre triste e inadeguato. Senza tuttavia illuderci mai nemmeno per un attimo che fuggire dal nido sia cosa semplice: perché i sentimenti non sono facili da gestire come le addizioni in colonna; perché non saremmo mai impermeabili all’amore di e verso un genitore, per quanto inadeguato; perché per quanto le si possa recidere, il solo fatto di sentire di avere delle radici ci fa capire di appartenere fin dalla nascita a un luogo e a un amore precisi, che non abbiamo scelto ma che sempre saranno parte di noi. Da cui fuggire è lecito e a volte indispensabile. Senza immaginare mai, però, di non soffrire – nella fuga – come se stessimo rinunciando a un pezzo di noi stessi.

Questo ci dice Cognetti. Che la nascita è una nave che parte per la guerra, e che i timonieri siamo e possiamo essere solo noi stessi.

La rotta che sceglierà di seguire Sofia la porterà lontano, fino a New York ed oltre. Perché per un animo inquieto è difficile fermarsi, e forse non è nemmeno giusto farlo.

DATI BIBLIOGRAFICI:
ISBN: 9788875214401
TITOLO: Sofia si veste sempre di nero
AUTORE: Paolo Cognetti
EDITORE: Minimum Fax