Acciaio

15 Novembre 2012. Esce oggi nelle sale cinematografiche il film di Stefano Mordini con Vittoria Puccini, Michele Riondino, Luca Guastini e Francesco Turbanti basato sul romanzo della giovane Silvia Avallone, Acciaio. L’occasione giusta per riprendere in mano un libro letto un po’ di tempo fa ma ancora vivissimo nei miei ricordi, con una trama e un intreccio di personaggi che diffcilmente si possono dimenticare, così profondamente umani e così drammaticamente ma orgogliosamente veri.

La storia è semplice. Anna e Francesca si amano nella misura in cui si possono amare due adolescenti che sono cresciute insieme e insieme hanno visto il proprio corpo acerbo di bambine diventare corpo sensuale di donne, di fianco, senza lasciare mai nemmeno per un momento l’una la mano dell’altra.

Si amano e si sentono invincibili, perché quando si hanno a malapena quattordici anni e si vive in un quartiere popolare alla periferia di Piombino, tutto quello che conta è avere una vera amica ed essere belle quanto basta per essere squadrate in spiaggia dagli occhi ipnotizzati dei compagni e dei loro babbi.

Se tuo padre è un ladro, o la sera quando torna dalla Lucchini picchia sia te che tua madre, questo non conta, o almeno non è sufficiente perché tu sia infelice. La vita la scandiscono le uscite in motorino con i ragazzi, le vasche in centro il sabato sera e i pomeriggi passati insieme, lontano da tutto e da tutti, nel silenzio del tuo rifugio segreto insieme alla tua amica del cuore.

Quello dell’Avallone è un romanzo che incanta e che rapisce, che celebra la forza viscerale dell’amicizia narrando la storia del passaggio di due giovani donne dall’infanzia all’età adulta. Un sentimento fortissimo, esclusivo ed escludente, in grado di traghettare oltre le miserie e le tragedie di cui si trova vittima l’Italia operaia povera e sottopagata di via Stalingrado, il corpo e l’anima di due donne-bambine.

Rammentandoci di come nella vita sia facile perdersi, ma anche ritrovarsi, Acciaio è la storia di una scelta, la scelta di Anna e Francesca di lottare insieme per essere felici e per raggiungere finalmente, un giorno, le spiagge bianche dell’Isola d’Elba.

Perché l’adolescenza è un’età potenziale.