Scrittura creativa

Scrivere è leggere. Leggere è vita

Cominciamo questo nostra, piccola guida alla scrittura creativa parlando di… lettura. Leggere e scrivere sono, infatti, attività imprescindibili l’una dall’altra. Non ci stancheremo mai di ripetere a tutti gli scrittori esordienti e a quelli alle prime armi quanto sia necessario leggere per imparare  a scrivere. Davvero molto. Per cui, il primo discorso da affrontare, non è tanto la pagina iniziale del vostro manoscritto quanto le pagine scritte in secoli e secoli di letteratura mondiale.

Lo avrete già sentito dire e, se non è così, vi assicuriamo non siamo gli unici ad affermarlo. Potete frequentare anche decine di corsi di scrittura creativa, tutti vi insegneranno che per scrivere bene bisogna innanzitutto leggere tanto, leggere sempre. Allo stesso modo, peraltro, chiunque sia appassionato di letteratura nasconde nel cassetto un romanzo ispirato dalle tecniche narrative messe in campo dai più grandi autori di sempre, quelli che più ha amato. E questo perché per molti scrivere è un gesto istintivo, una sorta di impulso. Chi non ha mai scritto un diario personale durante la propria giovinezza, o magari delle lettere d’amore, delle poesie? I cosiddetti nativi digitali, forse, imparano prima a scrivere su blog di quanto apprendano le regole della grammatica, ma in ogni caso scrivono, e molto.

Per questi, la scrittura è un flusso che nasce dal bisogno di comunicare, di esprimere sé stessi, a volte per comprendersi più a fondo, altre per ritagliarsi i propri 15 minuti di gloria. Ma raccontarsi, sviscerare i propri sentimenti, non significa dedicarsi alla scrittura intesa come arte del narrare. Raccontare una storia significa essere capaci di catturare l’interesse dei lettori, provocando in loro un senso di immedesimazione. Di solito ciò avviene per una vicenda che il lettore può davvero aver vissuto sulla propria pelle e quindi lo rende curioso di sapere se il personaggio descritto si comporterà come lui ha già fatto, oppure, farà scelte diametralmente diverse, il che scatena un altro tipo di curiosità, quello di conoscere quante cose potrebbero ancora accadergli, quante vite sono per lui ancora possibili.

«Gli uomini hanno bisogno di storie. Non soltanto per trasmettere sapere. Ogni storia è la custodia della speranza che questa vita non sia l’unica, che se uno volesse potrebbe avere un’esistenza differente» scrive lo scrittore Alessandro Baricco. Ed è proprio questo che un lettore si aspetta voltando la prima pagina di un libro per cui ha creduto valesse la pena di spendere del denaro: si aspetta di immergersi in delle storie, che siano verosimili o fantastiche, che lo facciano riflettere o sognare, ridere o piangere, che siano a volte anche in grado di dare senso e ordine a ciò che davvero accade nella realtà, già, perché certe volte, incredibilmente, leggendo un libro, magari acquistato soltanto per un desiderio di evasione, impariamo invece a dare voce a quelle emozioni che non sempre sappiamo spiegarci.

Toccare certe corde non è facile, sono tantissimi i fattori che concorrono alla buona riuscita di una storia: la creatività, l’immaginazione, la curiosità nei confronti del mondo che ci circonda, in altre parole, dimostrarsi degli attenti osservatori e, non ultimo, degli accaniti lettori. Prima di tutto leggere, sia per affinare il proprio gusto che per sviluppare la capacità di calarsi nei panni del proprio pubblico, imparando così a giudicare con distacco e senso critico ciò che si è scritto.

Ma nei libri, chi aspira a diventare uno scrittore è bene che impari soprattutto a scovare i propri ferri del mestiere: tecniche, stili, metodi per la costruzione dei personaggi, per la descrizione dei luoghi; probabilmente, uno dei migliori esercizi di scrittura consiste nel leggere con occhio da chirurgo un libro, smontarlo pezzo per pezzo per capire come ne è stato costruito l’impianto narrativo. Apprendere da chi è già uno scrittore affermato, riconosciuto come tale da un pubblico che lo segue, può aiutarvi nella stesura della vostra storia, nell’esprimere meglio l’idea che ne sta alla base.

Perché avete un’idea, giusto?
Sapere cosa vi spinge a scrivere, quale storia volete raccontare e perché, è di fondamentale importanza. Dovreste sempre porvi tali domande e ricordarvi delle risposte quando vi accingerete a compiere l’impresa, perché durante la stesura di un romanzo è molto facile perdere di vista l’obiettivo principale. Sforzatevi, allora, di scoprire se davvero ne vale la pena, per voi di impegnarvi e per i futuri lettori di aprire il vostro libro.

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