Mariti

Trama e recensione di “Mariti”, opera di Angeles Mastretta, edito da Giunti Editore.

Mariti è una raccolta di quarantotto racconti, alcuni brevi come un pensiero, altri più lunghi, che sembrano concentrare la durata di intere esistenze o comunque la narrazione di buona parte di esse.

Angeles Mastretta ritrae nei suoi Mariti uomini indimenticabili, pigri, audaci, irragionevoli, brutali, teneri, insostituibili o sostituibilissimi…

 Uomini disegnati dalle parole d’amore, di rabbia, di nostalgia e di allegria che si scambiano le loro donne. In ognuna delle storie che Angeles Mastretta ci racconta c’è un marito (o un amante) presente, assente, che rimane, che torna o che se ne va, insostituibile o sostituibilissimo, perché essendo i mariti “stati d’animo” sono visti tutti attraverso il filtro degli occhi grandi delle loro donne, dai loro sguardi pazienti, ostinati, scintillanti, curiosi, profondi, ironici, nostalgici emolto spesso benevoli…

Molti di questi mariti tradiscono, alcuni sono traditi, altri risultano inaspettatamente fedeli. La presenza della rivale, a volte, può essere talmente tangibile da riuscirne a sentire la conversazione con il suo uomo, da immaginare come reali le rimostranze dell’altra che pretende, nel ruolo di fidanzata ufficiosa, qualcosa in più di un sabato mattina rubato alla pace coniugale…

Secondo le storie possiamo comprendereche mariti possono costituire rimpianto, ma qualche volta no.

In Mariti è raccolta una notevole collezione di ritratti femminili e anche di figure maschili  di tutti i tipi.

L’autrice ci narra con grande bravura ed intensità storie di tutti i giorni, ed è in grado di svelare universi umani di esperienza, di dolore, di passioni. Il libro è veramente interessante ed è dedicato ad un pubblico soprattutto femminile.