Sentimentale

Le madri cattive

Trama e recensione di Le madri cattive, opera di Nicoletta Vallorani, edito da Salani editore

Nicoletta Vallorani, nata nel 1959 a San Benedetto del Tronto, è una famosa autrice di romanzi di fantascienza, noir e libri per ragazzi. Ricordata come l’unica donna ad aver vinto il prestigioso Premio Urania, la Vallorani attualmente vive a Milano ed insegna all’università, oltre a proseguire la  carriera di scrittrice, che l’ha vista protagonista di un discreto successo anche all’estero (è stata infatti tradotta sia in Francia che in Inghilterra).

Salani nel 2011 ha pubblicato un suo nuovo romanzo, intitolato Le madri cattive.

In questo libro è narrata la storia di Annie ed Ariel, due donne, amiche d’infanzia, che si ritrovano a collaborare per motivi lavorativi.

Annie è una fotografa che lavora specialmente nell’ambito della cronaca nera, e soprattutto si occupa di casi che vedono coinvolte donne. Ha lasciato il paese d’origine ormai da molto tempo per trasferirsi a Milano, dove sperava di trovare un mondo più aperto ed adatto a lei.

Ariel invece è una psichiatra, che si dedica prevalentemente alla cura di donne colpite dalla nevrosi o dalla depressione; lei è rimasta nella sua città natia, cercando di riuscire a trovare proprio lì la sua pace interiore.

Le due amiche si ritrovano dopo diversi anni proprio sulla scena di un crimine: una madre ha ucciso il proprio figlio, e le due devono lavorare, seppur per motivi diversi, a questo stesso caso. Ma non sarà l’unico: molti altri seguiranno, quasi a perseguitare le protagoniste. Entrambe conoscono molte delle persone coinvolte negli omicidi, magari alcune erano pazienti di Ariel, altre venivano immortalate nelle foto di Annie. I visi di queste donne diverranno un’ossessione per entrambe. Quali verità nascondo tutti questi delitti, e perché loro vengono sempre coinvolte?

Un racconto originale ed avvincente, una storia emozionante che vi catturerà pagina dopo pagina e vi terrà col fiato sospeso fino all’ultima riga.

 

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