Le case degli altri

Trama e recensione di Le case degli altri, Opera di Jodi Picoult, edito da Corbaccio

Il titolo di questo romanzo “Le case degli altri” prende il nome dall’attività del quindicenne Theo di spiare la “normalità” altrui. Andare nelle case di sconosciuti diventa un’ossessione per il ragazzo che cerca di evadere da una realtà per lui troppo difficile.

Suo fratello maggiore Jacob è infatti affetto dalla sindrome di Asperger, una particolare forma di autismo. Ha spesso crisi anche violente e riesce ad affrontare la realtà solo grazie ad un ordine compulsivo che regola la sua giornata, ad esempio per quanto riguarda gli orari, il colore delle cose da mangiare o da indossare. E’ un appassionato di criminologia, la sua camera è un piccolo laboratorio di scientifica e spesso ha anche aiutato la polizia a risolvere dei casi.

Theo, attraverso la sua ossessione per la normalità altrui, cerca dunque di compensare l’assenza di attenzioni da parte della madre Emma che lotta quotidianamente per mantenere il fragile equilibrio di Jacob. Questo sarà però bruscamente messo alla prova da un evento sconvolgente. La sua amata insegnante di sostegno viene trovata morta proprio in casa sua e numerosi indizi riconducono a lui come assassino.

Strano il destino per cui proprio Jacob, appassionato di criminologia e paladino della giustizia, si troverà a doversi difendere da accuse così gravi. Le caratteristiche della sua malattia non lo aiuteranno di sicuro in questa impresa. Ad esempio l’incapacità di guardare le persone negli occhi viene letta comunemente come tentativo di nascondere la verità oppure la sua impossibilità di comprendere un linguaggio metaforico, fermandosi solo al primo significato delle parole, non lo aiuteranno affatto nella sua impresa.

La Picoult ci presenta dunque un legal thriller dalle mille sfaccettature e magistralmente riesce a catapultare il lettore nella realtà parallela di Jacob che però è anche quella di Emma e del fratello Theo. La storia è  narrata, a seconda del capitolo, dal punto di vista ogni volta di un personaggio diverso. Il soggetto già originale di per se’ lo è ancora di più grazie a questa particolare tecnica narrativa e il segreto del successo di questo avvincente thriller è determinato senza dubbio dall’approfondimento psicologico di ogni singolo personaggio, ma soprattutto del protagonista Jacob Hunt.