Le brave ragazze vanno in Paradiso, quelle cattive … dappertutto

Mi è tornata in mente questa frase, vista la prima volta sulla t-shirt di una ragazza in spiaggia (che ha suscitato la mia immediata invidia), mentre leggevo Le ragazze di Pompei di Carmen Covito (ricordate La bruttina stagionata? Un successo in libreria approdato poi al cinema e a teatro). La brava ragazza in questione è Vibia Tirrena, matrona emancipata e integerrima, con un ambizioso sogno nel cassetto: aprire a Pompei la prima Accademia femminile.

Ma sogni a parte, la vita di Tirrena scorre faticosamente all’interno di una famiglia a dir poco allargata, 19 persone riunite sotto un unico tetto (roba da far tremare i polsi anche a Brad e Angelina) e guidate con polso fermo dal capofamiglia, il libraio Numerio Vibio Calamo. A rendere ancora più complessa la dinamica familiare di Tirrena: due mariti (molto teneri fra loro e decisamente insensibili al fascino femminile della suddetta moglie) e tre figli, le due (finte) gemelle Elianilla e Gemina ed Epidiano, nessuno dei quali partorito da Tirrena. Ma questo non ve lo racconto, sennò che gusto c’è a comprare il libro? 😉

Sappiate, comunque, che le novità per Tirrena, sono dietro l’angolo: la ricca zia Plotilla, moglie del candidato Tito Elio Magno, le chiede di organizzare una grande festa per sostenere la campagna elettorale del marito (vi ricorda qualcosa?), la conturbante vestale Rubria, appena arrivata in città, la sceglie come amica del cuore e le confida le sue problematiche…. ginecologiche in vista di un importante incontro d’amore (con nientedimenoche l‘imperatore Nerone) e, dulcis in fundo, arriva anche il bel Azio Aniceto, attore di indubbio talento e corteggiatore indefesso.

Come andrà a finire? Diciamo che nelle ultime pagine del libro la nostra Tirrena fa il suo ingresso in piazza scortata da pretoriani in uniforme da parata e con il compito di accogliere pubblicamente l’Augusto imperatore e condurlo dalla sua (amata) amante. In poche parole, Tirrena si è trasformata in una perfetta pr (il modello della ragazza cattiva per eccellenza!) con tanto di amiche che si contendono la sua attenzione. La riscossa della bruttina emancipata? Non del tutto….

Salutando l’amico Aniceto, in partenza per la nuova tournée, ecco quello che ci confessa Tirrena: “Nella filosofia epicurea il maggiore tra i beni che la saggezza procura per la completa felicità della vita è l’amicizia. Ma certe volte essere solo amici non è saggio”.

Meditate care, meditate!!!

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