La straniera

Trama e recensione di La straniera, opera di Diana Gabaldon, edito da Corbaccio

Una scelta tra presente e passato, una scelta tra due uomini, una scelta tra due vite completamente diverse è alla base del romanzo “La straniera” e di tutta la saga di cui fa’ parte. Quando tutto sembra essere tornato alla normalità l’imprevedibile sorprende la protagonista e la mette di fronte ad una dura scelta.

L’infermiera militare Claire Randall riesce finalmente a riunirsi con il marito dopo la guerra, il momento tanto atteso viene festeggiato con una sorta di secondo viaggio di nozze in Scozia, nelle Higlands. Questo romantico scenario è tuttavia anche avvolto da un alone di mistero che troverà l’apice quando Claire calpesterà uno dei cerchi di pietra antichi e si troverà catapultata in una Scozia di duecento anni prima. Qui verrà messa alla prova in tutti i modi, si unirà ad un gruppetto di scozzesi di ritorno da una scorribanda contro dei soldati inglesi e tra loro troverà il giovane Jamie Fraser di cui si prenderà cura perché ferito. Siamo nel 1743, l’anno del Signore, la Scozia è provata da numerosi conflitti tra clan e la protagonista ci si troverà immersa senza sapere perché.

Claire è un’eroina acuta, avventurosa e con grande coraggio Il suo scopo è quello di ritrovare le pietre da cui è passata  e tornare dal marito ma la simpatia che prova per Jamie cresce di giorno in giorno, diventerà presto un amore ardente e dovrà dunque fare una scelta tra i due uomini delle sua vita. La realtà di questo passato in cui si trova è tuttavia durissima, ci sono intrighi e sortilegi e i conflitti diventano sempre di più e sempre più cruenti. Tutto questo è descritto dall’autrice con uno stile giovane, fresco e spesso ironico, pensiamo ad esempio al linguaggio poco consono ad una signora del 700 che usa spesso la protagonista lasciando tutti di stucco.

Il mix tra personaggi ben delineati in cui il lettore si identifica quasi da subito, il fascino di un passato avventuroso e misterioso e la maestria della scrittrice statunitense Diana Gabaldon fa’ sì che il romanzo si possa divorare, nonostante le sue più di 1000 pagine, in pochissimo tempo.