La sposa e la vendetta

Trama e recensione de “La sposa e la vendetta”, di Jaqueline Carey, edito da Casa Editrice Nord

Dal suo matrimonio combinato con Dorelei mab Breidaia, principessa di Alba, Imriel de la Courcel non ha mai avuto pace: oltre a dover fronteggiare l’ostilità del popolo dell’isola di Alba, lo spettro del suo amore impossibile per Sidonie lo ha continuato a tormentare senza sosta. Ma adesso, finalmente, sembra che la felicità sia venuta a bussare alla sua porta: Dorelei, infatti, gli comunica di essere incinta, e il pensiero di un figlio gli riscalda quel cuore tanto martoriato dal dolore. Eppure sembra che sia destinato a non poter mai raggiungere la pace: lo stregonde dei Maghuin Dhonn, Berlik, convinto che quel bambino in futuro sarà la rovina del regno di Alba, uccide la principessa e il figlio, che non vedrà mai la luce. Spinto da un’accecante ira e da un implacabile desiderio di vendetta, Imriel riunisce un esercito di potenti albani e inizia la ricerca di Berlik, nel frattempo scappato altrove. Quando Imriel scopre che Berlik si è rifugiato nella terra di Vralia, uno dei luoghi più pericolosi al mondo, capisce subito che non sarà un’impresa facile: ma la sete di vendetta è inestinguibile, e Imriel non è disposto a scendere a patti con nessuno …
“La sposa e la vendetta” è il secondo libro della seconda saga di Jaqueline Carey dedicata alle terre d’Ange, che ha come protagonista Imriel, figlio adottivo di Phedre. Nonostante non sia la prima volta che incontriamo questo personaggio, il romanzo della Carey riesce, come sempre, a stupire: la storia, pur essendo ambientata negli stessi luoghi e coinvolgendo molti personaggi della prima saga, non annoia mai ed è quanto mai coinvolgente e appassionante. L’abilità con cui la scrittrice riesce a descrivere l’emotività dei personaggi rende impossibile non affezionarsi, ritrovandosi ad aspettare con trepidazione un prossimo capitolo.