La scuola che resiste

Storia di un maestro precario nella scuola pubblica italiana

La scuola, d’altro canto, è l’unico luogo da cui passiamo tutti: chi per poco tempo, chi solo perché è obbligatoria. Qualcuno se ne innamora, impara ad imparare, decide di dedicarci la vita. Altri non vedono l’ora di scappare”.

La mia insegnante delle elementari era una brava maestra di campagna. Ci faceva disegnare tanto e ogni pretesto era buono per uscire dall’aula e fare lezione all’aperto. Pittura dal vero, ricerca di piante, sassi e insetti nel boschetto vicino alla scuola, giochi per imparare la grammatica e formule segrete per appassionarsi alla geometria… insomma, una vera pacchia all’età di 6 anni. Un bagaglio prezioso per gli anni a venire. In terza elementare facemmo persino il vino. Conservo ancora un cimelio di quel divertente “lavoretto” didattico: una bottiglia di succo di frutta, utilizzata per contenere il nostro splendido nettare d’uva, corredata di etichetta dipinta a mano dalla sottoscritta. Un grazie, la mia maestra, se lo merita proprio.

La scuola che resiste. Storie di un maestro di provincia, edito da Chiarelettere, il nuovo libro di Alex Corlazzoli, giornalista e insegnante (precario), mi ha fatto ripensare alla mia esperienza di alunna nella scuola elementare (di qualche annetto fa …) ma soprattutto riflettere sullo stato attuale della scuola pubblica italiana. Un bene comune, “un patrimonio che appartiene a tutti”, saccheggiato negli intenti e depredato nelle risorse, che resiste, tra mille difficoltà, grazie a insegnati e genitori che non mollano. Cittadini a cui “sta a cuore” la scuola, i bambini, l’istruzione, e s’impegnano quotidianamente per difenderla e migliorarla.

Corlazzoli racconta la propria esperienza di maestro elementare, il suo modo di stare in classe, di fare lezione e di imparare insieme ai suoi alunni. Quei bambini che sono “i suoi datori di lavoro” e hanno bisogno di riferimenti quanto di essere informati, coinvolti e appassionati alla conoscenza. Per questo, nelle sue classi, si sfogliano i quotidiani e si parla della Costituzione, si apprendono la storia, la geografia e l’arte sul campo, partendo da “ciò che si conosce” per poi andare oltre, viaggiare, “fisicamente” o attraverso un testo, un’immagine, una canzone… Si impara così, strada facendo, a leggere il mondo nella sua molteplice realtà.

Pagina dopo pagina, si scopre l’Italia vista dai bambini, attraverso le loro chiare e lucide riflessioni scritte, si comprende l’incredibile lavoro compiuto da chi lotta per mantenere viva la scuola pubblica italiana, e si parla anche di scuole “altre”, ovvero di “scuola parentale” o Homeschooling. Tutto questo attraverso il resoconto appassionato di un giovane maestro, che vive sulla propria pelle la dura condizione di precario e che oltre a educare alla legalità, all’ecologia, al rispetto di se stessi e degli altri, si ribella nei confronti di un sistema scolastico in cui, troppo spesso e per troppo tempo, gli insegnanti sono stati “bistrattati, considerati degli operai della scuola, uomini e donne alla catena di montaggio dell’istruzione”, facendosi portavoce di una realtà diversa, attiva e responsabile.

La scuola che resiste è una storia di resistenza quotidiana condivisa da tanti: è la nostra storia raccontata da chi per caso è diventato maestro, con passione e sana incoscienza”.

DATI BIBLIOGRAFICI:
ISBN: 9788861903111
TITOLO: La scuola che resiste. Storie di un maestro di provincia
AUTORE: Alex Corlazzoli
EDITORE: Chiarelettere