La cucina degli ingredienti magici

Trama e recensione di La cucina degli ingredienti magici, opera di Jael Mchenry, edito da Corbaccio.

“Non permetterglielo!” intima la nonna alla giovane e timidissima Ginny, ma a chi e che cosa lei non lo sa…anche perché la nonna è morta vent’anni prima e a parlare è il suo fantasma!

Questo è il colpo di scena che sconvolge la vita semplice e piuttosto monotona della protagonista. Non è certo un’esistenza da ventiseienne la sua, invece di discoteche e locali il suo regno è la casa e in particolare la cucina dove si rifugia per sfuggire anche all’insostenibile dolore per la perdita improvvisa dei genitori.  Un incidente d’auto se li è portati via lasciandola sola con la sorella Amanda, totalmente diversa da lei. Forse è proprio a quest’ultima che il fantasma della nonna fa’ riferimento nel sussurrarle di non permetterglielo, infatti Amanda vuole vendere la casa dei genitori. Dopo lo sconvolgente incontro iniziale per Ginny comincia un percorso di ricerca nel suo passato.  Trova delle foto del padre con una donna sconosciuta, una lettera della madre nel camino e ognuno ha per lei messaggi sibillini che la destabilizzeranno non poco vista la sua abitudine all’ordine e alla monotonia. Dubiterà addirittura di essere affetta da qualche strana sindrome che le fa’ sentire delle voci e avere strane visioni. Tuttavia, accompagnati ogni volta dai rassicuranti profumi delle ricette di famiglia che Ginny ama cucinare, i fantasmi dei genitori la guideranno verso la verità con un colpo di scena finale.

Questo romanzo d’esordio di Jael Mchenry non è certo un thriller mozzafiato ma un tenero viaggio nella memoria accompagnato passo passo da una delicata suspense. Sarà molto apprezzato senza dubbio dagli appassionati di cucina, che troveranno ottimi spunti all’inizio di ogni capitolo, ma anche da tutti quelli che amano trovare nel quotidiano un pizzico di magia.