Scrittura creativa

La credibilità del testo

Elaborando la struttura del romanzo, dovreste avere già stabilito un primo punto fermo: il vostro libro non può contenere soltanto una sequela di incidenti, ostacoli e conflitti. Qualunque cosa inventerete dovrà avere un senso all’interno della struttura della vostra storia, dovrà cioè essere utile nell’avanzamento della trama e percepita dal lettore come necessaria; nulla potrebbe accadere di diverso da ciò che gli state raccontando. Facciamo un esempio: supponiamo di voler raccontare dell’eterno conflitto tra uomo e donna, allora, avremo un lui e una lei, magari colleghi di lavoro che si danno battaglia per una promozione. Cosa accadrebbe se i due rimanessero chiusi, bloccati dentro l’ufficio dove lavorano?

Abbiamo un incidente plausibile, che pone i nostri due davanti al loro conflitto, senza alcuna possibilità di fuga. La scena potrebbe essere proprio l’inizio della storia, a questo punto si potrebbe decidere di raccontare a ritroso tutti gli eventi che hanno condotto i nostri due personaggi in quella condizione, in quell’esatto momento; qualunque tecnica decidiamo di adoperare, è importante che ci riconduca lì. Se anticipiamo l’incidente con pagine e pagine dedicate agli esami universitari dell’uno o dell’altra, il lettore inizierà a sbadigliare, a meno che quegli esami non ci lascino intuire il perché di tanto astio nei confronti dell’altro sesso e quindi anticipi nella sua mente o meglio stimoli la sua curiosità di sapere ciò che potrebbe accadere dietro quella porta bloccata.

I due finiranno per sbranarsi o per fare sesso? Anche questa scelta su l’una o l’altra opzione non può essere lasciata al caso: tutto dipenderà da come avete caratterizzato i personaggi e da come hanno, fino a quel momento, interagito tra di loro. Se avete descritto un lui timido, è improbabile che si metta all’improvviso a fare delle avance. Allo stesso modo, se avete descritto una donna delusa dall’amore, sarà arduo farla avvicinare al suo nemico giurato. Se a un certo punto della storia, però, fate in modo che degli alieni sbarchino sul pianeta Terra per liberare i due, è certo che il lettore non sbadiglierà più… potrebbe, invece, usare il libro come arma impropria scagliandolo giù dalla finestra, questo sì. Non perché la soluzione aliena non sia possibile (non c’è limite alla fantasia) ma perché non è plausibile con le premesse della storia. Qui noi abbiamo creato un mondo realistico, che quindi risponde in tutto e per tutto alle regole della realtà. L’elemento extraterrestre infrangerebbe il patto con i lettori, quella che in narratologia viene definita la sospensione di incredulità. Quando scrivete storia e create attorno a questa un vero e proprio mondo, per quanto fantastico o surreale questo possa essere, dovete comunque fare in modo che risponda a delle regole ben precise, regole che in qualche modo vadano a colpire quello che è l’immaginario del lettore medio, in modo che possa immergersi nel racconto e accordarvi tutta la sua fiducia e attenzione.

Proviamo allora a cambiarle queste le regole: se fin da subito mostriamo come l’uomo bloccato in quell’ufficio riesca a liberare sé stesso e la sua collega con uno sguardo a raggi laser, chiediamo al lettore di immergersi in un mondo realistico, ma in cui vive un uomo che sebbene abbia delle doti eccezionali è incapace di relazionarsi con le donne. L’effetto curiosità dovuto a questo contrasto è praticamente immediato. Sappiamo che seguendo le vicende di un uomo fantastico accadranno cose fantastiche, tra l’altro proviamo anche simpatia per lui, perché emotivamente ha i nostri stessi limiti e non ci si può che immedesimare con un personaggio simile. Ecco che le regole di credibilità che abbiamo stabilito rispondono perfettamente allo scopo: ottenere la fiducia e l’attenzione del lettore.

La capacità di evocare un mondo possibile, passa ovviamente attraverso il linguaggio. Ogni genere di narrazione ha un suo registro, supereroi e impiegati d’ufficio, avranno modi ben diversi di esprimersi. Anche le parole, quindi, dovranno essere il frutto di una scelta ben ponderata, ancora una volta in armonia con personaggi e ambientazioni. Facciamo un altro esempio e torniamo in un mondo realistico: un’automobile attraversa la periferia di una grande metropoli, all’improvviso un motorino apparso da una traversa gli taglia la strada, il conducente non riesce a frenare in tempo; difficilmente il motociclista si volterà in direzione dell’automobilista per intimargli di essere più accorto. Il concetto è riuscire, tramite la parola scritta, a prendere il lettore per mano e condurlo proprio lì, a quell’incrocio di periferia.

Insomma, un romanzo è un organismo unico in cui tutti gli elementi – linguaggio, ambiente, personaggi, trama – sono collegati l’uno all’altro e tutti concorrono a dare senso e direzione alla narrazione: «[...] è assai diverso considerare una narrazione una «somma di parti discrete», cioè di parti tranquillamente separabili, almeno nel pensiero, l’una dall’altra (non solo un episodio dall’altro ma anche, ad esempio, il registro linguistico dalla punteggiatura, il dialogo dalla descrizione dei movimenti, il lessico dalla sintassi ecc.); e considerarla invece una «totalità organizzata», cioè un sistema nel quale nessun elemento è pensabile come separato dagli altri – nel quale, aggiungo, ogni elemento è una sorta di “precipitato” del sistema tutto (e il sistema tutto ha lo stesso grado di coesione e compattezza, nonché la stessa forma, di ciascun elemento)»(Giulio Mozzi).

Per testare la credibilità di un testo e quindi l’efficacia della nostra storia, si potrebbe provare a scambiare l’ordine sequenziale degli avvenimenti che abbiamo in scaletta. In una storia che sia credibile, questo non potrebbe funzionare, ogni avvenimento dovrebbe essere conseguenza diretta e necessaria di ciò che è accaduto prima. Come nella vita, noi siamo il prodotto delle nostre esperienze, così nei romanzi i personaggi che impariamo a conoscere all’inizio di una trama, saranno diversi verso il finale, subiranno quel mutamento che è obiettivo di ogni storia e prodotto di ciò che è accaduto durante lo svolgimento della trama.

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