Scrittura creativa

La caratterizzazione dei personaggi

Se il linguaggio è una componente fondamentale per la credibilità del testo, allora, lo sarà certamente anche per la caratterizzazione dei vostri personaggi, ossia, per dare loro una personalità che li renda, per l’appunto, credibili all’occhio del lettore o, ancora meglio, che renda credibili i loro desideri e faccia sentire come necessarie le scelte che faranno per appagarli. E se come abbiamo già precisato, in un romanzo un elemento non può essere separato dall’altro, è chiaro che sarà l’ambiente in cui vivono e lottano questi personaggi a influenzarne il linguaggio, le azioni e in qualche caso persino l’aspetto fisico.

Riprendendo l’esempio precedente, quello dell’impiegato d’ufficio con i super poteri, abbiamo visto ciò che lo caratterizza è proprio l’essere immerso in un ambiente assolutamente ordinario in contrasto con le sue doti straordinarie. È questo scarto che ce lo rende simpatico, in qualche modo più affine a noi comuni mortali. Allo stesso modo, ciò che ha reso alcuni romanzi indimenticabili è stato proprio il fatto di avere al centro personaggi assolutamente normali, ma alle prese con vicende straordinarie.

Certo, non tutti i personaggi di una storia ne sono poi i grandi eroi protagonisti, che svettano su tutti gli altri per coraggio e determinazione. Molto spesso le doti positive di un eroe non verrebbero mai messe in risalto, se non accanto a un vero, infimo, antagonista. Anzi, senza i ruoli cosiddetti “secondari” non esisterebbero nemmeno i protagonisti. Pensiamo a quali sarebbero state le sorti di Renzo e Lucia, se Don Abbondio, sprezzante del pericolo, avesse immediatamente celebrato il loro matrimonio. Insomma, sarebbe stata tutta un’altra storia (anzi, la storia non ci sarebbe proprio stata!). Questo per ribadire che è il modo in cui deciderete di intrecciare le vicende dei vari personaggi l’una all’altra che darà forza e spessore al vostro romanzo.

Proprio per capire come i vari personaggi agiranno e interagiranno fra di loro, per sapere da dove nascono il loro desideri e cosa li spinge a comportarsi in un determinato modo - e quindi rendere meglio l’azione attraverso le parole -, molti scrittori trovano utile realizzare per loro delle vere e proprie biografie, in altre parole delle piccole descrizioni che ne sintetizzino i tratti salienti e caratterizzanti. Uno schema tipo potrebbe comprendere:

  • l’estetica: l’aspetto fisico, il modo di vestirsi, eventuali segni particolari;
  • i dati anagrafici: l’età, il nome, il luogo di origine;
  • i tratti psicologici: il carattere, i comportamenti, le qualità e, parallelamente, i difetti;
  • l’estrazione sociale: la posizione economica, lo stile di vita, il livello culturale;
  • il background: ovvero una o più particolari esperienze di vita che ne possano avere influenzato il modo di vedere il mondo o di rapportarsi alle persone.

Delineare questi tratti potrebbe aiutarvi a definire meglio non soltanto il ruolo di certi personaggi all’interno della vostra storia, ma anche la loro dimensione più profonda. È chiaro che la caratterizzazione dei protagonisti necessita di essere approfondita in tutte le sue sfaccettature, anche quelle più intime – in una sorta di introspezione - mentre per i ruoli secondari basteranno pochi spunti, a volte un solo segno particolare che, come abbiamo visto, può comunque essere determinante per l’andamento della trama.

Proviamo sulla base di queste classificazioni a fare un esempio concreto di caratterizzazione dei personaggi, tornando nel mondo realistico delle strade di periferia, dove abbiamo incrociato l’uomo in motorino. È chiaro che, sullo sfondo di un tale paesaggio, si muoverà una certa tipologia di personaggi: non saranno tutti delinquenti, ma quasi certamente saranno tutti dei duri (induriti dalle difficoltà di vivere ai margini), anche chi non passa le sue giornate girovagando in sella a un motorino, ma ogni mattina si alza per andare a lavoro, attraversando quelle strade sempre sorvegliate da loschi figuri, dovrà assumere un certo atteggiamento.

Cominciano a delinearsi, così, in poche righe già due tipologie di personaggi: uno sta sempre in strada, magari sul dorso della mano, tra l’indice e pollice, nasconde un piccolo tatuaggio, uno di quelli fatti con strumenti artigianali, con l’inchiostro che dopo un po’ diventa verde; l’altro, invece, le mani ce le ha sempre sporche, per questo quando torna a casa, camminando per le strade del suo quartiere, le tiene infilate nei tasconi della sua tuta blu, tenendo anche la testa bassa… ma il suo sguardo è vigile e la sua un’andatura rilassata. Riuscite a vederli? Ci sono bastate poche caratteristiche per definirli. Un potenziale lettore a questo punto inizia a intuire che questi due personaggi hanno una storia a spalle e vogliono conoscerla. Sta a voi proseguire nel gioco di immaginazione: se hanno stili di vita così diversi, perché vivono nella stessa condizione di degrado? Qual è il loro passato? Magari da piccoli erano amici, hanno frequentato la stessa scuola, allora, cosa li ha divisi nel tempo?

Ecco, come poche caratteristiche possono aprire spiragli su mondi interi e infinite possibilità. L’importante è sapere tutto dei vostri personaggi, per ognuno di loro dovrete costruire una personalità ben definita e distinta dalle altre, attraverso i metodi appena descritti, ma ognuno di loro dovrà essere necessario allo svolgimento della vostra storia, ossia, immerso in quella rete di ostacoli e conflitti che costituiscono lo schema portante del romanzo.

Se il protagonista è il nostro operaio in tuta blu, allora, dovremo fare in modo che il suo nemico, il perdigiorno in motorino, lo costringa a mettere in discussione tutto il suo stile di vita, magari perché con i suoi traffici mette insieme in un giorno lo stipendio che in fabbrica si guadagna in un mese. L’uomo tatuato cercherà di corrompere l’uomo perbene, ma perché? Ecco cosa davvero ci interessa sapere di questo nemico, tutta la sua caratterizzazione dovrà essere finalizzata a rispondere a questa domanda. Voi avrete le vostre belle biografie che spiegano chi sono questi personaggi: come si chiamano, da dove vengono, di che colore hanno occhi e capelli ecc… ecc…, tutto questo sarà utile a voi, ma dal romanzo dovrà trasparire solo ciò che li spinge ad agire.

In questo contesto, infatti, abbiamo soltanto descritto un uomo con un tatuaggio (un tratto che ci fa intuire appena qualcosa che riguarda il suo passato) gira in motorino in una periferia intrattenendosi di tanto in tanto con loschi figuri (il suo modo di interagire con l’ambiente che lo circonda), ma non abbiamo specificato cosa l’uomo effettivamente faccia. Sarà proprio il suo piccolo tatuaggio verde a rivelarcelo: potrebbe essere stato in carcere e se c’è stato, allora, diventa plausibile che il suo girovagare in motorino sia un metodo per spacciare droga e se spaccia droga, forse, è perché questo è l’unico modo che ha per sopravvivere, visto che nessuno vuole assumere un ex galeotto… Tanto meno nella fabbrica dove lavorava suo padre, cacciato per lasciare il posto al vecchio compagno di scuola, che adesso odia, quando lo vede passare in tuta blu da lavoro, perché quel posto spettava a lui. Ecco che la storia ha preso una nuova piega, ribaltando i ruoli di “buoni e cattivi”, grazie solo a un tatuaggio, a un motorino e al modo in cui i due personaggi con caratteristiche ben definite interagiscono tra di loro.

Concludiamo con qualche breve indicazione su come rendere più interessanti i vostri personaggi:

  • evitate cliché e banalità (la segretaria con gli occhiali, il prete uomo pacato, la mamma stressata dai bambini, il teppista di borgata in motocicletta …vedi sopra!)
  • mettete in evidenza le caratteristiche dei vostri personaggi, anche se sono piccole: non limitatevi a dire le cose, scrivete dialoghi, mettete in scena situazioni che concretizzano tali caratteristiche
  • connotate e distinguete fisicamente i personaggi: bastano anche piccoli dettagli (anzi,  evitate di esagerare!), sufficienti a fissare protagonisti e non nella mente del lettore, ancora meglio se incuriosendolo (ma, di nuovo, non esagerate)
  • Scegliete il linguaggio più adatto a ogni personaggio. Con le sopracitate biografie alla mano, individuate come ciascuno potrà esprimersi in base a sesso, età, estrazione sociale, luogo d’origine ma anche situazione che sta vivendo, stato d’animo ecc.

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