La bambina col falcone

Trama e recensione di La bambina col falcone, opera di Bianca Pitzorno, edito da Salani editore

Ci sono periodi storici del passato che indubbiamente suscitano fascino, mistero, curiosità: chissà come si viveva in altre epoche, chissà cosa avremmo fatto, quale sarebbe stato il nostro destino. Sicuramente uno dei momenti della nostra storia che più ammalia ed incuriosisce è il medioevo: secoli da molti considerati bui, da altri noiosi, senza dubbio, in ogni caso, costituiscono una parte fondamentale del nostro passato.

Bianca Pitzorno è una scrittrice italiana, nata nel 1942 a Sassari, che si è dedicata soprattutto alla letteratura per ragazzi ed ha dimostrato di avere particolarmente a cuore proprio il periodo storico medievale: il suo romanzo La bambina col falcone, infatti, è proprio ambientato in Italia negli anni delle Crociate.

Il racconto ci narra le vicende della famiglia del falconiere di Federico II: si tratta di Messer Rufo, di sua moglie, la bella provenzale Madame Yvette, e delle cinque figlie femmine, Costanza, Malisenda, Sibilla, Alice e Violante.

In particolare la storia si concentra su due delle figlie appena nominate, e cioè su Malisenda e Costanza. La prima, appena nata, aveva ricevuto un segno del destino dal cielo: le si era posato sulla culla un grande uccello rapace, e difatti Malisenda da adulta vuole imparare il mestiere del padre, il falconiere, e si dimostra molto abile nell’apprenderlo e molto matura e capace di farsi spazio nella società del tempo, che per le donne riservava ancora poche possibilità.

Costanza invece fin da bambina non desidera altro se non partire per la Terra Santa per liberare il Santo Sepolcro, vuole far parte di una vera Crociata e farsi valere come una vera combattente.

La descrizione delle avventure delle due ragazze è affiancata dalla storia del resto della famiglia, mettendone in evidenza la quotidianità, le gioie e le difficoltà: sullo sfondo il vero protagonista diviene il periodo storico con i suoi tipici personaggi, cavalieri, nutrici, nobili, eretici e cortigiani.

Una lettura piacevole, appassionante, un vero e proprio romanzo storico dalla trama leggera, coinvolgente, e con approfondimenti precisi e dettagliati che vi condurranno nel cuore del Medioevo. Un libro adatto ai più giovani, che magari si trovano alle prese con lo studio di questo periodo storico, ma un testo interessante anche per i più grandi, sia che si tratti di appassionati di storia o di semplici curiosi.