Ragazzi

In bocca al bruco

Trama e recensione di In bocca al bruco, opera di Caterina Bonvicini, edito da Salani editore

Caterina Bonvicini, classe 1974, originaria di Firenze, è una giovane scrittrice italiana molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica. Cresciuta e laureatasi a Bologna, precisamente in Lettere Moderne, al momento la Bonvicini vive e lavora nella capitale. L’autrice ha iniziato la sua carriera dimostrandosi molto talentuosa fin da principio, riscuotendo molto successo in tutto il nostro paese; nel 2008 infine è stato pubblicato il suo romanzo L’equilibrio degli squali, che l’ha resa celebre anche all’estero.

Salani ora propone un altro suo libro dedicato ai lettori più piccoli, intitolato In bocca al bruco.

In questo romanzo è narrata la storia di Sandro, un ragazzino amante della lettura che condivide questa grande passione con una cara amica, la sua compagna di banco.

Un giorno i due ragazzini decidono di inviare una lettera al loro autore preferito, così si mettono a scriverla e la spediscono; peccato però che la risposta ricevuta non sia delle migliori: il loro eroe della letteratura si rivela antipatico e poco modesto, risponde loro in modo sgarbato e dandosi un sacco di arie.

I due protagonisti allora, senza farsi abbattere, decidono che forse è meglio lasciar perdere le lettere agli autori, e si mettono in testa di scrivere loro stessi un bel romanzo.

Così, con l’aiuto della sorellina di Sandro, Luisa, che ha solo sei anni ma è molto sveglia e brillante, i ragazzi si mettono al lavoro e passano i loro pomeriggi estivi a scrivere pagine e pagine, raccontando le avventure di un bruco che si è innamorato di una farfalla. Affiancati dalla loro vicina di casa, una donna spesso ubriaca ma anche molto intraprendente, i bambini porteranno a termine il libro ed andranno a Milano per proporlo ad una casa editrice.

Riusciranno ad ottenere il successo sperato?

Un romanzo molto carino, una storia originale e simpatica, un racconto piacevole ed emozionante, sicuramente adatto ad un pubblico di piccoli lettori, ma non certo sgradevole anche per i più grandi.

 

 

 

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