Il ritorno di Pinocchio
Trama e recensione di Il ritorno di Pinocchio, opera di Silvano Agosti, edito da Salani editore
La favola di Pinocchio è antica, ma non è mai passata di moda. Il bambino-burattino è diventato un simbolo dell’infanzia, ha ispirato film, cartoni animati, serie televisive, e la sua fama negli anni non sembra scemare, continuando così ad accompagnare migliaia di bambini lungo le strade della crescita.
Un nuovo scrittore che ha deciso di rendere omaggio a questa fiaba e di prenderne spunto è Silvano Agosti: nato a Brescia nel 1938, può vantare una carriera importante come regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, poeta e scrittore.
Il suo libro, Il ritorno di Pinocchio, riprende la storia proprio dove essa si era conclusa, e quindi il burattino è ormai un ragazzino in carne ed ossa.
Una sera una bimba si sveglia nel cuore della notte perché qualcuno la chiama da sotto la finestra della sua cameretta: si tratta di un altro bambino, che lei decide di ascoltare, per capire cosa voglia. Lui allora le chiede aiuto e le confessa di essere Pinocchio. Sì, proprio Pinocchio, quello delle fiabe!
I due, assieme, quella stessa notte, saranno protagonisti di un’avventura speciale, fatta di nuovi incontri, di stupefacenti scoperte, di belle amicizie.
Di cosa ha bisogno Pinocchio? Perché cerca quella bambina? E dove li porterà il loro viaggio notturno per le strade della città?
Un romanzo semplice, ricco di illustrazioni, che ci vuol mostrare il mondo attraverso gli occhi dei più piccoli, contrari alle convenzioni degli adulti e della società moderna: i bambini sono i veri ribelli, i veri sognatori della nostra epoca, e con questo libro Silvano Agosti non può che confermarcelo.
