Il riflesso dell’Anima

Trama e recensione di “Il riflesso dell’Anima” opera di Leda Muraro, edito da 0111 edizioni.

Siamo nel 1955 e Lorenzo ha 25 anni, un giovane studente di medicina che divide la sua vita tra università, amici e famiglia. Il difficile rapporto con il padre lo spinge sempre a rimanere nel dormitorio con i suoi compagni Nathan e Damiano. Questa voglia di restare con gli amici è anche sospinta dalla presenza di Lena, una ragazza molto abbiente che inspiegabilmente è molto attratta da lui.

Lena è una giovane, figlia di un ricco mercante francese, lei riesce ad andare oltre la disparità sociale e sta volentieri con tutti i suoi coetanei. Lorenzo è innamorato segretamente di lei perché è consapevole che non potrà mai darle ciò che le spetta socialmente. La storia di un amore desiderato ma impossibile si svolge in pienezza tra gli eventi. Una notte qualcosa accadde, qualcosa che cambiò radicalmente nella sua vita e nel mondo. Al risveglio da quella notte il ragazzo non conosceva più niente, né la casa, né le donne con cui viveva ma soprattutto non riconosceva quel viso che vedeva riflesso allo specchio.

Il suo giovane volto era diventato quello di un vecchio in una sola notte erano passati 60 anni e ora, nel 2010, si trovava prigioniero in un corpo che si stava lentamente consumando senza sapere come poter tornare indietro. Cosa era accaduto quella sera, quale enorme errore aveva commesso Lorenzo? Un libro delicato e particolare che coinvolge e nell’intreccio spinge il lettore ad esplorare le pagine del libro. Il genere scelto non è da considerarsi solo fantasy bensì un fantastico ricco di romanticismo.