Il peccato dell’angelo

Trama e recensione di Il peccato dell’angelo, opera di Charlotte Link, edito da Corbaccio

Janet Beerbaum, la protagonista di questo avvincente romanzo di Charlotte Link è sposata con un uomo che non ama e vive in Germania, lontana dal suo paese d’origine che è l’Inghilterra. Hanno due figli, due gemelli di ventiquattro anni, Maximilian e Mario. Anche se sono ormai adulti e vivono lontani il loro speciale legame è molto forte e và al di là del tempo e dello spazio, quasi caratterizzato da qualcosa di magico. Mario è rinchiuso da anni in una clinica psichiatrica nella Germania del Nord, ma sta meditando di fuggire perché sente che il fratello è in pericolo.

Nel frattempo la madre si trova nel Kent, finalmente si sente a casa e libera da ogni legame e insoddisfazione che caratterizza la sua vita in Germania. Qui incontra nuovamente l’amore della sua vita, l’ispettore Andrew Davis, che non ha mai dimenticato. Finalmente si sente a suo agio, rilassata, felice e pronta per amare ed essere amata. Nel momento però in cui Andrew le dice che ha arrestato un uomo che sarà a breve processato qualcosa si incrina immediatamente. Janet inizia a diventare inquieta e l’istinto da poliziotto di Andrew gli dice che c’è qualcosa di irrisolto nel suo passato, che sta tornando a saldare i conti.

Il lettore si trova da subito fortemente coinvolto dal turbinio di eventi che travolge la vita della protagonista e dei suoi due gemelli. Anche se i personaggi sono lontani fisicamente c’è un legame fortissimo tra di loro, profondamente radicato in misteriosi eventi del passato. Qual è il segreto di Janet e da cosa sta scappando? Perché è così turbata dalla cattura dell’assassino di cui le ha parlato Andrew e perché crolla definitivamente quando apprende che il figlio Mario sta andando in vacanza con la ragazza in Provenza?

L’autrice Charlotte Link, soprannominata “Lady Bestseller”, è sicuramente una garanzia sia che scriva romanzi romantici come “La casa delle sorelle”, sia romanzi storici come “Quando l’amore non finisce”, sia come in questo caso e in altri quando si cimenta in thriller mozzafiato. Lo stile è scorrevole e la suspense assicurata.