Il futuro è Lunedì

Trama e recensione di Il futuro è Lunedì, opera di Annamaria Bonucci, edito da Corbaccio

Alessandro è nato in una famiglia numerosa, ha quattro fratelli di cui uno gemello. La sua vita con loro è felice e “normale”. Al di fuori del suo piccolo microcosmo nascono però i problemi perché Alessandro è down. Il gemello non ha problemi e neppure gli altri fratelli, ma lui ha quel famoso cromosoma in più che fa’ sì di essere etichettato come “handicappato”. La sorella Annamaria, autrice di questo libro, non lo accetta e così come è uguale agli altri in famiglia così lo deve essere per la società.

Tre anni più grande di lui, inizia presto una dura e lunga battaglia per il fratellino Alex. I pregiudizi e i luoghi comuni da combattere sono molti e l’unica soluzione in un’Italia degli anni sessanta sembra per lui un istituto per disabili. Annamaria si oppone con tutte le sue forze e, con l’aiuto di persone positive incontrate sul suo cammino, riuscirà a dare ad Alex quella dignità e quel posto nella società che molti down purtroppo non riescono a conquistarsi da soli. Fortunatamente accanto alle persone prevenute e meschine sul loro cammino i due fratelli incontreranno anche molti che li aiuteranno, insegnanti, uomini di chiesa o laici, amici o semplici conoscenti.

Quella di Annamaria Bonucci è una storia in cui i protagonisti sono i buoni sentimenti ma non certo il buonismo. Non si cerca infatti pietà ma solo normalità e se tutti quelli del paese salutano Alessandro con un sorriso, anche se lo conoscono appena, non è certo perché fa’ pena ma perché è simpatico ed è una “brava persona”, come può esserlo chiunque.