Gli aggettivi determinativi: indefiniti, interrogativi, esclamativi

Gli aggettivi indefiniti sono molti e frequentemente usati nella lingua italiana. Forniscono informazioni generiche ed approssimate riguardo la quantità o la qualità. Essi costituiscono la sottocategoria più vasta degli aggettivi determinativi e risultano particolarmente difficili da classificare. Alcuni degli aggettivi indefiniti fungono da pronomi. Possono essere scissi in quattro gruppi per comodità di studio:

variabili nel genere e nel numero se si riferiscono ad una sola persona o cosa non precisata oppure, al plurale, più unità indefinite (certo/certi, qualche, alcuno, tale, certo, altro);

invariabili se indicano l’insieme, sia pure indeterminato come quantità che comprende tutte le singole unità di una certa classe con l’eccezione di un tutto (ogni, ciascun, qualsiasi, qualunque, tutto);

variabili nel genere che escludono del tutto un certo dato (nessuno, alcuno);

indefiniti quantitativi che esprimono una quantità generica (poco, molto, parecchio, tanto, altrettanto, troppo).

Gli aggettivi si dicono interrogativi se esprimono una richiesta di informazione che può riguardare identità, qualità o quantità. Tra questi: quale (es. quale maglione preferisci?), che (es. che cosa stai guardando in tv?) e quanto in cui l’oggetto della domanda è la quantità (es. quanto costa il giornale?). Questi tre aggettivi oltre che interrogativi possono dirsi anche esclamativi per mettere meglio in evidenza il nome che accompagnano (es. che bella pelle che hai!). Ovviamente, sarete aiutati dai segni di punteggiatura (?, !) e dal contesto per poterli distinguere al meglio.