Giornale di Psicologia dello Sviluppo

Trama e recensione di “Giornale di Psicologia”, opera di  Aa. Vv., edito da Giunti Editore.

Giornale particolarmente interessante uscito nel Febbraio 2011 con numero progressivo di edizione novantotto. Titolo originale del testo: Journal of Developmental Psychology.

Questo numero tratta diversi argomenti riguardanti la psicologia che toccano punti diversi della vita di ogni ragazzo/a e il rapporto con i coetanei e con il genitoredando le dovute spiegazioni del caso.

Tra i titoli degli articoli emergono: Uno strumento per lo studio delle reti sociali,adattamento italiano del Network of Relationships Inventory (S. Guarnieri, F. Tani), Ethnic stereotypes and group-serving bias in attribution in multiethnic primary schools (L. Di Pentima, A. Toni), La negoziazione del potere nelle conversazioni tra genitori e figli adolescenti(L. Fruggeri, L. Molinari, M. Everri), Percezione e assunzione del rischio in adolescenza: questionario dei comportamenti a rischio nei giovani (P. Vermigli, E. Rossi), Disturbo di Sviluppo della Coordinazione Motoria: una prospettiva evolutiva (M. Poletti).

Vengono anche protratti articoli che aiutano a capire i vari nelle relazioni tra pari dalla fanciullezza all’adolescenza (a cura di E. Cattelino e S. Bonino) , vengono approfondite l’adattamento e lo sviluppo di un figlio in età prescolare ( a cura di A.S. Bombi, E. Cannoni, A. Di Norcia e M.T. Valente).

In Giornale della Psicologia vengono inoltre affrontati i diversi volti del fallimento scolastico, sia a livello individuale che relazionale ( a cura di B.E. Palladino, A. Nocentini, E. Ciucci e  E. Menesini) e affrontati i vari fattori di protezione che emergono nel ragazzo adolescente verso i suoi pari (a cura E. Cattelino, E. Calandri, M. Bina, F. Graziano).

Giornale molto interessante, non superficiale ma complesso e tutto sommato è consigliato prevalentemente a studenti universitari o a coloro che portano avanti la psicologia come mestiere della loro vita, ma anche utile per genitori e figli indipendentemente da quali siano le loro ispirazioni lavorative.