Flush

Letture ritrovate: Flush. Biografia di un cane... secondo Virginia Woolf

L’amore per gli animali dà solo buoni frutti. Chi conosce il sentimento in questione sa di cosa parlo. E nella speranza che tale scambio affettivo diventi sempre più consapevolezza (e pratica) diffusa, contro ogni forma di violenza nei loro confronti, rispolvero questo piccolo gioiello libresco: Flush. Biografia di un cane, scritto da Virginia Woolf nel 1933 (pubblicato per la prima volta in Italia da Mondadori nel 1934, con il titolo Flush, vita di un cane), e tradotto da Alessandra Scalero.

Un romanzo breve ma intenso e dettagliato, in cui l’autrice di Gita al faro (1927), Orlando (1928) e Una stanza tutta per sé (1929), tra le più illustri della letteratura del Novecento, si immedesima a tal punto nel protagonista canino della sua storia da acquisirne il punto di vista, il fiuto sopraffino, la dedizione amorosa verso l’umano. Raccontando, insomma, al lettore, con stile raffinato e incalzante, vizi, virtù ed emozioni di Flush, il cocker spaniel che, per affetto della poetessa britannica Elisabeth Barrett – afflitta da gravi problemi di salute e costretta a letto per la maggior parte del tempo –, “aveva rinunciato all’aria e al sole”. Salvo poi seguirla in Italia durante la fuga d’amore della donna, improvvisamente tornata in salute, con Robert Browing, divenuto nel frattempo suo marito.

Fin dalle prime pagine, impossibile sfuggire al fascino di questo eroe a quattro zampe, di gran lunga il più simpatico, sensibile e coinvolgente di tutti gli altri personaggi. Allegro e vivace nel carattere, fulvo di pelo, dotato di “timorosi occhi di dolcissimo nocciola” e di tutte quelle “purissime” caratteristiche che il rigido, augusto consesso del Club degli Spaniels avrebbe approvato senza battere ciglio, ecco apparire il piccolo Flush: pimpante cucciolo di cocker che, nell’anno 1842, più degli standard di razza canina, amava scorrazzare libero nella verde campagna inglese. In barba alle nobili origini e a qualsiasi etichetta.

Tuttavia, la vita lo porterà a conoscere luoghi, persone e sentimenti diversi. Dall’infanzia spensierata a Three Mile Cross, nei pressi di Reading, all’isolamento forzato in compagnia di Madamigella Barrett, nella vittoriana dimora di Wimpole Street, a Londra; dai loschi, terribili anfratti di Whitechapel, fino alle trepidanti avventure italiane.

E mentre osservo il ritratto di Elisabeth Barrett, con i riccioli che le pendono sulle spalle, cercando di immaginare anche il musetto del nostro adorato cocker, incastonato tra due orecchie che “parevano due nappine”, noto quell’affinità estetica che spesso lega il cane al suo compagno umano… non pare anche a voi?

Persino giocando con il nome dell’autrice, togliendo semplicemente una “o” dal suo cognome, Woolf, si otterrebbe “Wolf”: lupo, “padre” di tutti i cani domestici.

Ovviamente, questa è solo la libera divagazione in tema di una cinofila (e cinefila) convinta!

DATI BIBLIOGRAFICI:
ISBN: 9788877385215
TITOLO: Flush. Biografia di un cane
AUTORE: Virginia Woolf
EDITORE: La Tartaruga