Avventura

Farfalle a Milano

Trama e recensione di “Farfalle a Milano” opera di Davide Gorgi, edito da 0111 edizioni

Lo scenario della storia è di una Milano fredda e triste, siamo nel vicino 2004 e i protagonisti, dai quali parte la narrazione, sono un ragazzo e un uomo sulla cinquantina, che vivono una vita disperata, tra eventi esilaranti e vicende soggiogate da una società qualunquista. Il primo che nonostante il passato difficile, era riuscito a costruirsi una famiglia, si vede ignorato a seguito del licenziamento dall’azienda per cui lavora da vent’anni. Il secondo  vive la precarietà e non riesce a crearsi quella possibilità lavorativa da cui partire a costruirsi una vita, il ragazzo è digiuno da relazioni, sentimentale e amicali, l’unico appiglio per la sua salvezza è la madre, costretta a fare la serva nelle case delle famiglie benestanti. I due soggetti sono tanto accomunati dalla stessa situazione che incontrandosi creano un rapporto di reciproca confidenza e fiducia. Sarà il giovane uomo a trascinare il cinquantenne in un piano spietato: fare una rapina ad un portavalori. Loro sono simboli di due generazioni che si mettono a confronto e si aggrappano ai propri desideri e lottano con le proprie convinzioni. Il folle tentativo di rapina non riuscirà ad andare a buon fine e nella disperata fuga per la libertà i due compagni di sventura si imbatteranno in Achille, un giovane e inesperto poliziotto, che sparando non mancherà il bersaglio. Una storia avvincente e con un finale che lascia senza parole, l’autore parla di un tema decisamente attuale, che colpisce non solo la generazione giovane, il desiderio di libertà e certezza nella propria vita è la ragione che muove i due personaggi e che li spinge a decisioni folli, che non risolveranno la loro sofferenza ma saranno di grande insegnamento.

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