Erri De Luca, i pesci non chiudono gli occhi

“L’infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.”

Uno tra i libri più attesi e non solo per un fattore mediatico. Un libro fresco, bellissimo nella sua semplicità ambientato nella Ischia degli anni sessanta.

Lo scrittore napoletano Erri De Luca ci offre l’ennesima declinazione della stua storia, con un salto temporale, un flashback che arriva dritto di fronte alle stupende coste napoletane, in quei colori e sfumature di vita che solo da ragazzini , nell’era preadolescenziale si vedono e sentono.

L’autore ci racconta di un uomo che si volta indietro di cinquant’anni a quando era bambino, ai suoi pensieri e sentimenti.

Un bel libro, che ci insegna a ricordare come eravamo, che ci mostra un bambino che potrebbe essere uno di noi qualsiasi al suo posto, che si stupisce di fronte al verbo mantenere, che vuol dire tenere per mano.

Un libro che sicuramente vi consigliamo di leggere in fredde giornate d’autunno, per ricordarci un po’ l’estate e un po’ quando eravamo bambini.