Donne nude

Trama e recensione di Donne nude, opera di Altan, edito da Longanesi.   

Il giornalista Edmondo Berselli scrisse a proposito di Altan:«Su ogni argomento Altan è definitivo. Chirurgico. Crudele». Come dargli torto. Altan è proprio così, realista e spietato e lo dimostra anche con il suo ultimo volume edito da Longanesi, Donne nude.

I suoi disegni, sempre riconoscibili, hanno tratti semplici, quasi elementari ma comunque dotati di forte espressività. Con questo lavoro si concentra sul mondo delle donne e ce le offre nude e sfacciate. Le sue muse sono ironiche, ciniche e guardano il mondo con aria di sufficienza perché stufe degli orrori del mondo. Le loro battute pungenti ci fanno sorridere ma anche riflettere sui mali del mondo e della società. Altan le raffigura mentre discutono con le amiche,i figli, i mariti ma anche mentre cucinano o sono a letto. Parlano di politica, società, economia.

Altan disegna donne sinuose, morbide, dagli sguardi languidi quanto altezzosi, donne intelligenti e cerebrali, contorte e dedite al pensiero logico. Altan stesso, infatti,dichiara: Mi interessano le donne che pensano. Quelle che non pensano non mi fanno venire in mente niente».

 

Francesco Tullio Altan è nato a Treviso nel 1942 e, oltre a realizzare fumetti si occupa anche di sceneggiature. Inizia a studiare architettura a Venezia ma abbandona gli studi per dedicarsi al cinema e alle sceneggiature.Oltre al famosissimo Cipputi, Altan ha creato negli anni ’70 il personaggio di Pimpa, la cagnolina dalle lunghe orecchie che apparse per la prima volta sul Corriere dei Piccoli.