Domeniche da Tiffany

Trama e recensione di Domeniche da Tiffany, opera di Gabrielle Charbonnet e James Patterson, edito da Corbaccio

Chi di noi non ha avuto un amico immaginario da piccolo? E se le attenzioni dei genitori scarseggiano la fantasia diventa una necessità e un rifugio dove trovare tutto quello che ci manca nella realtà. La protagonista di questo straordinario libro è Jane e il suo amico è il bellissimo trentenne Michael con cui parla di tutto, le fa’ mangiare tutti i gelati che vuole e le dà l’affetto che la madre le nega. Vivienne Margot è infatti una donna cinica, la cui vita ruota totalmente ai suoi numerosi impegni di produttrice teatrale di Brodway e al suo potere. Neanche il padre è molto presente perché troppo impegnato dalla compagnia della nuova giovanissima fiamma. Ecco che Jane si rifugia in un mondo tutto suo. A nove anni tuttavia il suo amico la lascerà ma, a differenza di tutti gli altri bambini che poi si dimenticano del proprio compagno di giochi immaginario, lei ne avrà sempre un vivido ricordo.

A trent’anni, nonostante un bellissimo fidanzato che però sta con lei solo per interesse e un lavoro importante, continua a pensare con rimpianto al suo Michael e quando lo vede in carne ed ossa a New York non può credere ai suoi occhi. L’incontro è casuale ma il suo amico immaginario non è più un sogno, è identico a vent’anni prima ma adesso può provare reali emozioni e Jane se ne innamora subito perdutamente o meglio forse si accorge che non ha mai smesso di amarlo. Gli autori ci presentano così una semplice ma magica storia d’amore. I valori del passato si fondono con quelli del presente e il romanticismo è assicurato.

“Domeniche da Tiffany” è un romanzo divertente e fresco, ottimo per passare qualche ora di spensieratezza. Lo stile è giovane e dunque le pagine scorrono via veloci. Un consiglio è quello di non cercare il realismo a tutti i costi e lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalla leggerezza della trama.