Candido - Zadig - L’ingenuo

Trama e recensione di “Candido - Zadig - L’ingenuo”, opera di Voltaire, edito da Giunti Editore.

Dal genio letterario Voltaire, Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-1778), scrittore e filosofo francese e uno dei massimi esponenti dell’illuminismo, la Giunti ci presenta un libro con tre dei suoi più famosi racconti.

Candido è la storia di un ragazzo, il cui nome da il titolo al racconto, che vive nel castello del Barone di Thunder-ten-tronckh, uno dei più importanti nobili della Westfalia. Ascolta con interesse le lezioni di Pangloss, il massimo filosofo della provincia, ed è innamorato di Cunegonda, la giovane figlia del Barone. Un giorno i due ragazzi, travolti dall’amore, si baciano, ma il nobile li scopre e allontana il ragazzo dal castello…Candido si incammina senza una meta, fino a quando giunge ad una città dove, triste e affamato, viene notato da due uomini dell’esercito bulgaro, che ne fanno una recluta…

Il testo presenta una sintassi semplice ma con un’aggettivazione abbondante. Trattandosi di un racconto filosofico sono presenti nello scritto alcune parole complicate, ma comunque comprensibili dal contesto in cui si trovano.

Zadig  è una storia orientale che tratta la storia di un giovane ricco e pieno di qualità, che crede di avere tutto ciò di cui ha bisogno per essere felice. Diventa invece vittima di una serie di disavventure, che lo portano a credere che sia impossibile per l’uomo sfuggire alla sfortuna e alla malasorte, finché incontra un eremita che gli rivela il segreto della felicità…

È una delle opere più apprezzate di Voltaire, in cui l’autore mostra tutto il suo stile vivo e brillante, ironizzando contro i pregiudizi del tempo. La vivacità della narrazione, disseminata di peripezie, sottolinea come, per quanto l’esistenza sia piena di cambiamenti, resti comunque legata al suo destino.

L’ingenuo, invece, ci presenta la storia di un selvaggio, indigeno americano, che viene catturato dagli inglesi che lo portano alla civilizzazione, per poi trasferirsi a vivere in Francia presso un parente abate che scopre che “l’ingenuo” è suo nipote.

L’ingenuo si innamora di una giovane, e anche qui si instaurano forti situazioni di humour sui modi innocenti con cui l’ingenuo concepisce l’amore e il matrimonio.

Il libro è consigliato agli amanti della letteratura classica e a coloro che hanno apprezzato l’illuminismo tra le lezioni scolastiche.