Banana Yoshimoto: Sonno profondo

Sonno profondo(1994), ovvero nemmeno centocinquanta pagine con cui la scrittrice giapponese forse più conosciuta e apprezzata in Occidente torna a raccontare l’animo umano e tutte le sue ombre (paure, sofferenze, perdita, morte, angosciante ricerca della felicità).

Nel suo terzo romanzo, Banana Yoshimoto racchiude tre diverse storie accomunate da un perno comune attorno al quale tutte ruotano: la morte. Sonno profondo, Viaggiatori nella notte, Un’esperienza sono tre racconti umani, tre racconti di donne, nei quali la morte e tutti i sentimenti e le sensazioni ad essa legati è dipinta come evento naturale, quasi banale, sicuramente sentiero necessario da percorrere lungo il cammino della crescita.

Il titolo della raccolta e del primo racconto è emblematico, riassume l’atmosfera generale dell’intera raccolta, la quale, secondo le parole della stessa autrice racconta “la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è interrotto”. Così, proprio in Sonno profondo incontriamo una ragazza che ha smesso di vivere la propria vita: trascorre le giornate a letto, dormendo per la maggior parte del tempo, fatta eccezione per i rari commenti in cui ascolta la voce dell’amante al telefono con la moglie.

La penna di Banana Yoshimoto torna a narrare, senza mai ripetersi, le difficoltà della vita metaforizzate da quel sonno profondo del titolo che traduce  mancanza di affetti sopiti, paure e solitudine. Lo stile inconfondibile, lucidamente attento ai più piccoli movimenti dell’anima, riesce sempre a creare atmosfere fiabesche, evocare immagini e portare poesia.