A piedi nudi nel verde

Trama e recensione di “A piedi nudi nel verde”, opera Albertina Oliverio  e Anna Oliverio Ferraris, edito da Giunti Editore.

“Giocare per imparare a vivere” . E’ questo il messaggio esplicito che vogliono darci gli scrittori di A piedi nudi nel verde. Dopo la scuola, i compiti, la spesa con i genitori…cosa rimane ai bambini? Alcuni hanno lo sport, ma gli altri cos’hanno? Cosa c’è per chi non può permettersi uno sport e per i bambini che magari non hanno le idee chiare su cosa fare nei loro pomeriggi?

La vita che oggi fanno molti bambini non è adatta alle loro esigenze. Troppo sedentaria, isolata oppure sottoposta a ritmi frenetici. La crescita disordinata delle nostre città ha portato alla scomparsa di quegli spazi verdi in cui un tempo i bambini potevano incontrarsi e organizzare liberamente i loro giochi e scaricare le loro energie in lunghissime corse a perdifiato. I “bambini di città” raramente vanno a scuola da soli, scendono a giocare in cortile o per strada: più spesso restano in casa, davanti al televisore o ai videogiochi. Ma fino a quando si può fingere che questo sia un modo sano di crescere?

Mi ricordo quando io andavo a giocare ai giardini del mio quartiere nel pomeriggio, ma ora è molto differente e quasi non è più così per nessuno da tempo. Rimane la paura dei genitori che fa chiudere le porte di casa ai figli e li preferiscono al sicuro davanti a qualche cartone animato. Purtroppo è il mondo che cambia, non sono i genitori.

A piedi nudi nel verde, che la Giunti ci propone, è un libro interessante. Un mix di psicologia infantile e vita di tutti i giorni che ci può aiutare a trovare passatempi migliori di quelli che i nostri figli hanno come abitudini.

Il libro è molto interessante, adatto  ai genitori di bambini dai quattro anni fino alle medie. Lettura consigliata soprattutto alle mamme.