Gialli

Un enigma color porpora

Trama e recensione di opera Un enigma color porpora di Wolfram Fleischhauer, edito da Longanesi

La ricostruzione minuziosa dell’affascinante mondanità della Francia del Cinquecento e una buona dose di spirito creativo sono sicuramente il segreto del successo di questo romanzo. Si tratta al contempo di un avvincente giallo storico e di un’appassionante storia d’amore. Tutto ruota intorno al celebre quadro esposto al Louvre e intitolato “Gabrielle d’Estrées e una delle sue sorelle”. L’autore, Wolfram Fleischhauer, ne è rimasto letteralmente rapito dalla prima volta che l’ha visto. Fa’ parte della cosiddetta scuola di Fontainbleu e ritrae due donne nude, immerse in una vasca da bagno, che compiono gesti simbolici con una chiara connotazione erotica.

La figura di Gabrielle d’Estrées è molto affascinante e misteriosa. Si tratta della giovane amante del re di Francia Enrico IV, che egli ha deciso di sposare, dopo l’annullamento del matrimonio con Margherita di Valois concesso dal Papa. Tuttavia a qualche giorno dalle nozze la donna, incinta di sei mesi, muore dopo atroci tormenti. La vicenda è poco chiara e si ipotizza che sia stata avvelenata. Da chi però? Dai nemici del re che non vedevano di buon occhio la loro unione? Oppure dai suoi amici che ritenevano che la futura moglie potesse rovinargli la reputazione? L’autore è rapito dal mistero che avvolge la protagonista del quadro che lo ha tanto stregato e inizia così una sorta di inchiesta storico-artistica.

Fleischhauer inizia così a setacciare le biblioteche di mezza Europa per capire cosa c’era dietro a questo dipinto e agli altri della stessa serie, che presentano di base la stessa iconografia e soprattutto sono tutti anonimi, fatto decisamente strano per le usanze dell’epoca. L’autore ci presenta dunque un interessante spaccato dell’epoca attraverso la storia dell’arte e a quelli che gli chiedono perché non ha scritto un trattato scientifico sull’argomento anziché un romanzo risponde alla fine del libro con queste parole: ‘Non siete d’accordo anche voi che trattare una simile materia in una rivista scientifica, con tanto di note al piede e bibliografia, solo per una manciata di professori e dottorandi, sarebbe stato davvero un peccato?’

Tags: , ,